Non tutti sono d'accordo sull'accordo Eni-Gazprom

di Edgardo Curcio

Il 14 novembre è stato firmato a Mosca un importante accordo tra Eni e Gazprom che prevede una collaborazione strategica tra i due Gruppi nell’upstream, nel midstream e nel downstream petrolifero e gassifero. In pratica Gazprom estenderà la durata dei contratti di fornitura di gas con Eni, in scadenza a partire dal 2017 in poi, fino al 2035 e cioè per altri quindici anni circa. Gazprom potrà poi vendere “direttamente” sul mercato italiano quantitativi crescenti di gas naturale dal 2010 in poi fino a raggiungere i 3 miliardi di metri cubi, e inoltre le due società studieranno una serie di iniziative congiunte sia nella ricerca e produzione di idrocarburi in Russia e in altri Paesi sia nella realizzazione di infrastrutture nel settore del gas.

Eni ha anche fatto sapere che Gazprom è interessata ad entrare nel mercato italiano con una quota di minoranza in Eni Power, che è un forte consumatore di gas, ma non in Snam Rete Gas, come da più parti ventilato. L’accordo suddetto ha, come era da prevedere, suscitato molte e opposte reazioni. [...]

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