Rispetto al passato, poco di nuovo sul fronte SEN
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di Carlo Andrea Bollino



Ricordiamo che il PEN 88 mise in luce l’obiettivo di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici necessari al Sistema Paese, quando il principale produttore di petrolio greggio (che era la fonte di energia più importante per il nostro Paese) era l’Unione Sovietica. Oggi il gas è la fonte più importante per l’Italia e viene dalla Russia.

Nel PEN 88 si ricorda che allora la dipendenza energetica dall’estero era pari all’81 per cento (media UE 30 per cento). Oggi essa è pari all’84 per cento (media UE 53 per cento). Il mix energetico è così cambiato: nel 1988, petrolio 59 per cento e metano 21 per cento, cioè totale 80 per cento; oggi, certifica la SEN, gas 41 per cento e petrolio 37 per cento, cioè totale 78 per cento.
Oggi come allora ci si lamenta delle eccessive differenze notevoli tra i prezzi dell’energia elettrica e del gas in Italia e all’estero. Oggi come allora ci si lamenta della normativa ambientale troppo frammentaria e inefficiente, che frena il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi europei.

Gli obiettivi del PEN 88 erano 5, in quest’ordine: risparmio dell’energia, protezione dell’ambiente, sviluppo delle fonti nazionali, diversificazione degli approvvigionamenti, riduzione del costo dell’energia (per la competitività dell’economia). Oggi, gli obiettivi della SEN sono 4: competitività (ridurre il gap di costo dell’energia), ambiente e qualità, sicurezza degli approvvigionamenti con riduzione della dipendenza dall’estero, favorire una crescita economica sostenibile sviluppando il settore energetico. Insomma, sono gli stessi obiettivi mai raggiunti dopo 20 anni [...].



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