Energia ponte tra Europa e Turchia
Torna al sommario

di Carlo Andrea Bollino



Si è recentemente tenuto a Roma un importante incontro bilaterale Italia-Turchia, il 3 luglio scorso, sotto l’auspicio di ISIAMED nel quadro del programma di partenariato coordinato dall’Associazione Italia Turchia, che ha riscosso notevole successo per la massiccia partecipazione e per il particolare apprezzamento di concretezza e di operatività da parte della diplomazia di Turchia. In particolare, dal Tavolo Energia sono emersi interessi generali per individuare opportunità di sviluppo commerciale e scientifico, sia con le grandi imprese già attive che necessitano di collaborazione produttiva per lo sviluppo delle grandi iniziative ben note nel campo del gas, sia con le PMI che si possono affacciare come partner per il futuro sviluppo di fonti rinnovabili in Turchia.

La riflessione che ho proposto al tavolo è che il settore dell’energia potrebbe assumere un nuovo ruolo cruciale e strategico per lo sviluppo dei rapporti politici fra Unione europea e Turchia. Ecco il mio ragionamento. Il grande esempio del passato è la nuova strada maestra per l’Europa dei prossimi decenni: negli anni ‘50 con la creazione della Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio, la lungimirante classe politica europea gettò le basi per l’integrazione e la pace duratura del nostro Continente.
La storia ci ha insegnato che l’integrazione degli interessi economici è un primo e cruciale passo per l’integrazione degli intessi politici, che significa – va ricordato chiaramente – cessione di parti della sovranità nazionale. Questa affermazione vale in positivo e in negativo [...].



L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la redazione.
Telefono 02 3659 7125 e-mail Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo