Ferrari: “Credere nella chimica? Certo, con il coraggio dell’innovazione”
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di Danilo Corazza


Il primo quadrimestre 2012 ha segnato un crollo dei consumi energetici in Italia e, in particolare, degli impieghi petroliferi nel settore chimico. Ci vuole del coraggio per continuare a credere in questo comparto?

“Assolutamente sì” è il primo commento di Daniele Ferrari, amministratore delegato di Versalis, il volto nuovo della chimica Eni (vedi Nuova Energia 3|2012). “Ci vuole coraggio - prosegue - e molta selettività. Non bisogna voler fare tutto, ma capire dove si può essere competitivi nel lungo periodo. Occorre quindi anche una buona dose di realismo, unita alla capacità di capire i propri punti di forza e di debolezza in un contesto competitivo sempre più globale”.


È un coraggio dove c’è cuore, ma anche testa.
**Vero. Il Piano che abbiamo presentato come Versalis nasce dopo un’attenta valutazione delle nostre competenze e dalla convinzione che abbiamo ancora possibilità di inserirci nei processi di sviluppo. Ma dobbiamo essere in grado di competere su scala internazionale, adeguare il business ai trend di mercato, puntare sull’efficienza degli assetti industriali, investire in R&D e fare leva sulle nostre tecnologie. La sfida include anche l’integrazione tra chimica tradizionale e chimica da fonti rinnovabili, detta “chimica verde”. È da questa idea che ha origine il progetto Matrìca, JV con Novamont. L’ingresso in questo nuovo business ci consentirà di ampliare la nostra gamma prodotti e avere il vantaggio di una più forte integrazione e valorizzazione delle risorse del territorio che ospiterà i nostri impianti. In breve, abbiamo puntato sulla trasformazione della nostra Società e su un modello di sviluppo incentrato sull’innovazione. [..]



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