Da sponda a sponda un mare di rinnovabili
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di Roberto Vigotti | senior advisor PWC e segretario generale iniziativa RES4Med


             
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It’s been a hot topic for long: using the energy of wind and sun to meet a portion of the energy demand in the Southern Mediterranean and deliver a portion of it to europe. But can this vision really be implemented, when and by whom?
This is the question Roberto Vigotti tries to tackle in his article which provides a broad view of the constraints and possible development of the projects launched or in the process of being launched.
The author analyzes the geopolitical landscape in the Mediterranean Basin with “the economic crisis in the countries of its Northern coasts and significant sociopolitical changes in its Southern countries. Against such a rapidly changing scenario, one may wonder whether it is really possible to establish cooperation for programs aimed at tackling environmental and energy challenges”.
It is therefore necessary to start from an assumption that may sound trivial but which, yet, is not universally known. The Mediterranean area today can count on huge renewable resources, as confirmed by data.
Every year, the so called MENA (North Africa and Middle East) countries are hit by a massive amount of sunrays, more than double the amount reaching Europe, plus, they have enormous areas of dry or desert land which if used, albeit partially, would allow investments into projects aimed at meeting first and foremost the energy needs of Southern countries while exporting a quota, thus enhancing bankability and impacting positively on employment, economic development, transfer of Know-how, skills development.
Despite a favourable environment, though, several technical, intitutional, financial and market-related barrier prevented the region from taking full advantage of its potential thus losing an opportunity to reap the multiple benefits of renewable energy on the environment and on society.
After almost four years from the launch of the Mediterranean Solar Plan, despite political goodwill and commitment, tangible results were just a few, and sometimes even contrasting. But that is till the right direction to go.

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Con una certa periodicità si annuncia la strategia, o si fa il punto sulla possibilità di utilizzare energia da sole e vento per soddisfare una parte crescente della domanda energetica nell’area Sud del Mediterraneo e, nel medio periodo, per trasportarne una parte in Europa. Ma si tratta di una visione attuabile? Quando e da chi?


La situazione geopolitica del Bacino mediterraneo vede oggi la crisi economica dei Paesi della sponda Nord, e importanti mutamenti socio-politici dei Paesi della sponda Sud. In un quadro in così rapida trasformazione ci si domanda se sia possibile pensare davvero ad una collaborazione in programmi comuni, per affrontare le sfide di natura ambientale ed energetica.


Diciamo subito che la regione del Mediterraneo si trova comunque di fronte ad una serie di sfide cruciali per garantire lo sviluppo e la stabilità economica dell’intera area: la crescita della domanda di energia, la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, l'ottimizzazione dei rapporti commerciali tra Paesi produttori e Paesi consumatori di combustibili e la garanzia di un futuro energetico sostenibile per l’intera regione.


In particolare, i Paesi del Sud stanno sperimentando una forte crescita demografica e un alto tasso di urbanizzazione, tra redditi relativamente bassi e nuovi bisogni socio-economici. Questi dati sono facilmente traducibili, a livello energetico, in un incremento notevole della domanda e nel bisogno di nuove infrastrutture. In tutti i Paesi del Sud la domanda di elettricità sta conoscendo una forte espansione e con essa anche gli altri servizi energetici. L’attuale transizione verso forme di maggiore condivisione democratica – cominciata dalla primavera e passata per un drammatico inverno arabo – nelle decisioni politiche sul futuro del proprio Paese è partita dalla richiesta di gran parte della popolazione, soprattutto la più giovane, di maggiori possibilità di lavoro, più cibo, più energia, più acqua. Di certo la regione del Mediterraneo è dotata di importanti risorse rinnovabili. [...]


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