INFO@COMUNI - L’Italia continua ad essere amica dell’alluminio

27 aprile 2012 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Con oltre il 60 per cento di riciclo degli imballaggi nel 2011, l’Italia conferma il trend positivo degli ultimi anni. Il ruolo decisivo della raccolta differenziata alla quale hanno contribuito 5.500 Comuni e il 75 per cento della popolazione. Un ciclo virtuoso con innegabili benefici economici ed energetico-ambientali.

Tutti hanno a che fare con questo materiale, ma lo si dovrebbe conoscere di più sotto il profilo ambientale. Le sue qualità sono risapute. L’alluminio è riconoscibile in numerosissimi oggetti della nostra quotidianità. Oltre che nell’industria e nel design, prende infatti forma di lattina, bicicletta o pentola, tanto per citare i più comuni esempi di utilizzo. Ma, oltre ad essere leggero e resistente, ha un’altra caratteristica che val la pena di sottolineare. L’alluminio è riciclabile al cento per cento e all’infinito. Quanto basta per essergli riconoscenti e mostrare molta attenzione nello sfruttare queste qualità.
È quanto si fa anche in Italia, come confermano i dati 2011 forniti dal Consorzio Imballaggi Alluminio (CIAL). Nell’ultimo anno sono state riciclate 40.800 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 60,7 per cento dell’immesso sul mercato (67.200 tonnellate).
Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini e agli accordi stipulati fra CIAL e gli enti locali di riferimento. Una partita a tutto campo alla quale hanno partecipato i 5.500 Comuni italiani in cui è attiva la raccolta differenziata dell’alluminio (circa il 70 per cento del totale) e che ha coinvolto circa 45 milioni di abitanti (il 75 per cento della popolazione). Un comportamento lusinghiero rafforzato da un altro dato. Infatti, l’industria italiana del riciclo si colloca nella graduatoria mondiale al terzo posto per quantità di materiale riciclato, assieme alla Germania e preceduta da Stati Uniti e Giappone.
Oggi, quasi il 50 per cento dell’alluminio circolante nel nostro Paese proviene dal riciclo e non differisce per nulla da quello ottenuto dal minerale originale (la bauxite) poiché le caratteristiche fondamentali del metallo rimangono invariate. Come per altri rifiuti, la formula magica sta nelle tre erre: raccolta (differenziata), riciclo e recupero. Così facendo, la formula diventa anche vincente per la collettività. Si risparmia nell’importazione di materia prima e sull’energia necessaria per produrlo dalla materia prima (il 95 per cento). Infine, il riciclo degli imballaggi in alluminio permette di recuperare materia prima preziosa, utilizzabile per la realizzazione di nuovi e sorprendenti prodotti. Un esempio? Con 37 lattine si ottiene una caffettiera, con 800 una bicicletta, con 70 una padella. Nemmeno Harry Potter ci riuscirebbe!


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