Tognacca: "Soddisfatti ma con qualche preoccupazione..."
di Dario Cozzi

La liberalizzazione italiana sarà anche stata incompleta, come molti operatori del settore elettrico ancora denunciano. Tuttavia non si può certo dire che al di qua delle Alpi siano mancate le opportunità, soprattutto per i marchi stranieri più dinamici. Come Egl Italia, che in poco tempo è stato in grado di raggiungere i 16 TWh/anno, è divenuto protagonista della Borsa elettrica con una quota mercato del 10 per cento, si è affermato come uno dei trader di punta nei mercati dei Certificati Verdi e dell'Emission Trading.
“L’obiettivo finale che ci eravamo posti nell’affrontare il mercato italiano (20 TWh di energia venduta a clienti finali) non è stato ancora conseguito ma siamo in linea con il nostro piano di sviluppo - dichiara Raffaele Tognacca, amministratore delegato di Egl Italia - oggi infatti ci apprestiamo ad affrontare con fiducia la fase più importante, quella che ci vedrà protagonisti sullo scenario italiano lungo tutta la filiera energetica. Abbiamo esordito come semplice trader-venditore; poi abbiamo completato la prima centrale turbogas da 800 MW, ora stiamo progettando un metanodotto con l'Albania per importare gas dall'Est Europa. Siamo convinti che in questa fase di riconsolidamento, dopo l’euforia della liberalizzazione, la scelta giusta per affermarsi sia quella di presidiare le varie fasi, dall’approvvigionamento della materia prima alla vendita dell’energia elettrica al cliente finale”. [...]


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