Ancora petrolio: ma fino a quando e dove?
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di Riccardo Varvelli| Politecnico di Torino


Nel 2011, fatto 100 il totale del consumo della produzione energetica mondiale, il petrolio ha inciso per il 33 per cento. Esso è tuttora la fonte energetica maggiore e lo sarà ancora per i prossimi trent’anni, a dispetto delle previsioni catastrofiste fatte da inaffidabili esperti energetici. Chi scrive ha combattuto per oltre tre decenni contro la convinzione diffusa della fine del petrolio a tempi brevi. Nel secolo scorso i suddetti futurologi si sono sbizzarriti a fare previsioni sulla fine del petrolio. Dopo molti tentativi di appuntamenti – tutti quanti falliti – in occasione dei quali si sarebbe prodotta l’ultima goccia, ora più nessuno (o quasi) si cimenta nel ridicolo quanto inutile esercizio di prevedere.

Coloro che nel passato si erano convinti della possibilità di questo accadimento, oggi non parlano più. Una delle ragioni di questo silenzio è che le previsioni della fine del petrolio erano proiettate negli anni futuri in dimensione tale per cui al mancato raggiungimento dell’appuntamento dato, più nessuno si ricordava delle suddette affermazioni e di chi le avesse fatte.
Più nessuno ricorda che nel 1910 il Servizio geologico degli Stati Uniti annunciava la fine del petrolio entro 20 anni e più nessuno l’ha ricordato al raggiungimento del ventesimo anno. Più nessuno ricorda che nel 1914 l’Ufficio delle miniere statunitensi stimò che le riserve petrolifere americane sarebbero durate ancora e soltanto per 10 anni (e nel 1924 più nessuno ne parlò). Più nessuno ricorda che nel 1939 il Dipartimento degli interni USA predisse che il petrolio sarebbe durato soltanto altri 13 anni. Lo stesso Dipartimento, dimentico di quanto affermato 12 anni prima, annunciò nel 1951 la fine del petrolio per il 1964 (e a questa notizia il New York Times diede enorme risalto, tale per cui tutto il mondo incominciò a preoccuparsi seriamente del problema delle fonti energetiche).

Forse qualcuno ricorda ancora la notizia più recente sulla fine del petrolio, che ebbe una eco incredibilmente vasta perché supportata da un impegno scientifico notevole e proposta da un’istituzione di alta affidabilità previsionale. [...]



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