Sorseggiando un caffè all’aroma di Nuova Energia |
di Davide Canevari e Paola Sesti
Non ci sono più le mezze stagioni e neppure quelle intere di una volta, un’Inter che fa triplete non si vedrà per altri 38 anni, la politica ha deluso, il gossip non offre succose novità... E allora di che si parla al bar? Ma di energia, naturalmente!
Nei nostri coffee break (numerosi in una redazione) non c’è volta che, entrando nel caffè della Gabri, non si capiti nel mezzo di animate discussioni sul nucleare sicuro o sugli incentivi alle rinnovabili, e ognuno ha il suo pezzetto di verità in tasca e la soluzione per risolvere in un zic la complessa questione energia.
Forti di questa quotidiana esperienza, andiamo a Key Energy con un’idea: se il pensionato e il direttore di banca che si incontrano al bar sanno cosa fare per salvare il Pianeta, immagina che idee luminose avranno i visitatori di un salone sostenibile, se poi gli offriamo un buon caffè! Così, dopo Usa 4 Africa, oil for food e un penny per i tuoi pensieri... ecco una tazzina (what else?) per un’idea sulla sostenibilità.
In altre parole, abbiamo proposto ai visitatori più curiosi dello stand di Nuova Energia (quelli che si sono fermati almeno un istante per capire cosa ci facevamo in fiera) un brevissimo questionario. Solo tre semplici domande:
► Per salvare l’ambiente e garantire lo sviluppo economico serve più... (domanda aperta)
► Chi dovrebbe pagare gli investimenti necessari a realizzare questa idea? (con quattro opzioni e la possibilità di barrarne più di una)
► Quali soggetti dovrebbero farsi carico della realizzazione pratica delle iniziative suggerite? (con tre opzioni e la possibilità di barrarne più di una).
Il tutto, in cambio di un meritato caffè. [...]
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