INFO@COMUNI - Differenziata virtuosa. Lampadine esauste… ma che ritornano in vita

25 novembre 2011 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Le lampadine a basso consumo non vanno gettate nell’indifferenziata. Vetro, metalli e plastica possono essere riciclati al 95 per cento. Quest’anno dovrebbero esserne recuperate oltre 110 milioni di unità, quasi 1.500 tonnellate, circa 200 in più rispetto al 2010. Lombardia al top con circa 400 tonnellate, seguono Veneto (145) ed Emilia Romagna (115).

Chi, da un po’ di tempo, fa uso di lampadine a basso consumo certamente merita un riconoscimento per la sua sensibilità ambientale. Se poi fa in modo che il tutto non finisca nell’indifferenziata, è ancor più bravo. Sì, perché anche le lampadine appartengono alla categoria dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e pertanto devono essere smaltite come frigoriferi, lavatrici, tv, pc, e tutti i piccoli e grandi apparecchi elettrici o elettronici. Sarebbe davvero un peccato buttarle a casaccio nella spazzatura, per tanti motivi. Innanzitutto, disfarsi correttamente delle lampade a risparmio energetico non danneggia l’ambiente, tutela la nostra salute e consente il recupero e riciclo di materiali come vetro, metalli e plastiche (questi tre materiali sono recuperabili al 95 per cento), mercurio e polveri fluorescenti.
E gli italiani sembrano comportarsi bene… come confermano i dati forniti da Ecolamp, il consorzio che assicura su tutto il territorio nazionale il recupero e lo smaltimento delle apparecchiature di illuminazione a fine vita. Eccoli. È in costante crescita il trend della raccolta delle sorgenti luminose esauste. Infatti, le proiezioni per il 2011 prevedono il raggiungimento di quasi 1.500 tonnellate di lampadine, circa 200 in più del 2010. In altre parole - o meglio, numeri - oltre 110 milioni di lampade a risparmio energetico avviate a riciclo.
Il vetro, lavato e triturato, può così trovare nuove applicazioni in manufatti per l’edilizia (ad esempio, lane di vetro e isolanti) o nei processi di vetrificazione delle superfici di piastrelle. Il mercurio viene invece recuperato per distillazione e può trovare applicazione a livello industriale, poiché presenta le medesime caratteristiche della materia prima originale.
Provando a scorrere la graduatoria delle regioni più brave nella raccolta, spicca la Lombardia con circa 400 tonnellate, il Veneto con 145, l’Emilia Romagna con 115 e, a seguire, Piemonte con 95 tonnellate, Toscana (80) e Lazio (70). Quindi, è il momento di mantenere questa tendenza che, lasciatelo dire, risulta molto illuminata.
E sarà illuminante sapere che basta poco. Sembra banale ripeterlo, ma è sufficiente restituire la lampadina non più funzionante direttamente al punto vendita, quando si acquista quella nuova. O portarla, come tutti gli altri rifiuti elettrici ed elettronici, nell’isola ecologica comunale dove ci sono gli appositi contenitori metallici verdi con la R nera, magari avendo prima raccolto altri rifiuti RAEE (chissà quanti ce ne sono in casa?). Un tempo si diceva: Un viaggio e due servizi.


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