Il ritorno dell'etanolo con un pieno di attenzioni

di Nicolas A. Barnes

Siamo nel febbraio del lontano 1985. L'emergente Raul Gardini convoca una conferenza stampa per annunciare che il gruppo Ferruzzi ha deciso di entrare nel business dei combustibili verdi utilizzando l'etanolo prodotto a partire dalle eccedenze agricole, in quel perido in crescita esponenziale nei Paesi della CEE. Gardini illustra il proetto, di valenza europea, che sarà sottoposto per un contributo finanziario alla Comunità europea. Soprattutto in Italia la presentazione del progetto scatena polemiche a non finire, che vedono in prima linea l'Eni e le confederazioni agricole.

L'ostilità dei petrolieri, il rifiuto del mondo agricolo (timoroso che l'iniziativa riducesse i sussidi PAC alle aziende) e la mancanza di un forte sostegno a livello istituzionale costituiscono barriere che si dimostrarenno poi insormontabili. Il colpo di grazia è il mancato accoglimento del progetto da parte della Comunità europea, che segna l'atto di morte della via italiana all'etanolo. Ventun anni dopo, le intuizioni di Gardini si stanno materializzando [...]

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