Serve un approccio integrato per "salvare" la competitività
di Marta Sacchi

ALCUNE CONSIDERAZIONI ALL'ALBA DEL NUOVO PIANO NAZIONALE DI ASSEGNAZIONE

A metà luglio in Italia non era ancora entrato a regime il complesso assetto regolamentare legato al Piano Nazionale di Allocazione (PNA) 2005-2007 delle quote di emissione di anidride carbonica; era anche già scaduto il termine per la presentazione alla Commissione europea del PNA 2008-2012. Il bicchiere è certamente mezzo vuoto. O mezzo pieno se ci si vuole consolare con il fatto che l'Italia risultava in compagnia.
Al 5 luglio, infatti, erano stati notifcati solo 4 piani (quelli di Estonia, Lituania, Germania, Polonia) e altri sette erano stati messi in consultazione (Belgio, Bulgaria, Irlanda, Lettonia, Olanda, Portogallo e Regno Unito). A questo punto, per evitare che la lotta al cambiamento climatico si areni su obiettivi irraggiungibili o, per dirla in altre parole, per garantire che lo sviluppo economico sia effettivamente sostenibile anche sul piano ambientale, è il momento di fare un paio di riflessioni. [...]