"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti..."
di G.B. Zorzoli

Fra disegni di legge freneticamente proposti a getto continuo in Parlamento, provvedimenti governativi, prese di posizione negli e degli schieramenti politici, dove non mancano evocazioni (invocazioni?) di idola vetusti come i piani energetici nazionali e le altrettanto nazionali conferenze dell’energia, per evitare di confondersi troppo le idee forse sarebbe utile ricordare l’ammonimento del poeta: “non domandarci la formula che mondi possa aprirti/ …../Codesto solo oggi possiamo dirti/ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”.
Ciò che non siamo. Non siamo più un Paese dove il grosso della policy energetica la portavano avanti due grandi enti pubblici, a cui il Parlamento, il ministro vigilante o il Governo, tramite il CIPE, potevano ordinare che cosa fare e come farlo (anche se in realtà spesso accadeva il contrario, in quanto le decisioni erano prese sulla base di input provenienti dai due enti; e quando ciò non si verificava, con pari frequenza gli “ordini” erano disattesi). Anche se la concorrenza è imperfetta e nel caso del gas naturale essa esiste più sulla carta che nella realtà [...]


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