Dal mix di oggi al mix che non ci sarà
Torna al sommario del dossier

di Ennio Macchi| direttore dipartimento Energia Politecnico di Milano


Il mondo dell’energia è caratterizzato da un singolare paradosso: da decenni non si fa che parlare di straordinari mutamenti nel mix di fonti energetiche, ma se si guardano le statistiche mondiali si scopre che in realtà poco è cambiato.
Il carbone continua ad essere la fonte di energia di gran lunga più importante nella produzione di elettricità (la seconda fonte, il gas naturale, ne produce meno della metà). Il petrolio e i suoi derivati continuano ad essere la principale fonte energetica, dominando in particolare la scena nel settore dei trasporti. Il gas naturale continua, con gradualità, ad accrescere il suo ruolo in molteplici applicazioni (produzione di energia elettrica, utilizzi termici domestici e ausiliari). Di conseguenza, i combustibili fossili continuano ad avere un peso assolutamente fondamentale nel soddisfacimento della domanda energetica, sia per la produzione di elettricità (ben oltre il 60 per cento), ancor più (oltre l’80 per cento) per la domanda energetica complessiva.

cosa uscirà dal mixer italiano dell'energia?

Le energie rinnovabili su cui si fondano gran parte delle speranze e al centro del dibattito energetico (solare, eolico, biomassa con tecnologie avanzate) continuano a fornire un contributo marginale, nonostante in termini relativi lo sviluppo della potenza installata nel fotovoltaico e nell’eolico abbia registrato incrementi formidabili.
Eppure, dal dibattito energetico sui mass media e nell’immaginario collettivo sembra emergere uno scenario del tutto diverso. [...]


L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la redazione.
Telefono 02 3659 7125 e-mail Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo