Con il metano Roma può risparmiare sul pieno e aiutare l'ambiente
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di Francesco Andreotti


Di questi tempi (anche) gli automobilisti romani devono fare i conti - oltre che con il solito e famigerato traffico capitolino - con un forte aumento del prezzo dei carburanti tradizionali, dovuto alle crisi politiche che hanno investito il Medio Oriente. Già a metà marzo il prezzo medio della benzina, infatti, aveva superato 1,5 euro/litro e quello del diesel 1,4 euro/litro, battendo i record storici del 2006.

I prezzi del metano e del GPL si sono invece mantenuti a livelli più bassi, intorno a 0,8-0,9 euro/chilogrammo e 0,7-0,8 euro/litro rispettivamente. Con questi prezzi al pubblico (comprensivi di tasse e altre imposte), il metano risulta più conveniente del 60 per cento rispetto alla benzina, del 40 per cento rispetto al gasolio e del 20 per cento rispetto al GPL. Inoltre, presenta anche il vantaggio di aver registrato negli ultimi mesi soltanto minime oscillazioni di prezzo rispetto agli altri carburanti (compreso il GPL).
I carburanti tradizionali, oltre a costare cari, inquinano molto e proprio Roma, con il tasso di motorizzazione più alto in Italia (706 auto per 1.000 abitanti) e una rete di trasporti pubblici insufficiente, è una delle città con i livelli di inquinamento atmosferico più elevati del nostro Paese.

Il trasporto stradale a Roma emette circa il 60 per cento del totale delle polveri sottili e degli ossidi di azoto presenti nell’aria urbana, e quindi rappresenta la prima causa di inquinamento. Anche per quanto riguarda le emissioni di composti organici volatili non metanici (COVNM), monossido di carbonio (CO), benzene (C6H6) e CO2, Roma si posiziona tra le città peggiori in Italia dal punto di vista ambientale. In questa situazione, una soluzione economica e poco inquinante potrebbe essere l’uso del metano.
Il metano per auto permette emissioni estremamente contenute in confronto ai combustibili tradizionali e anche al GPL, sia per quanto riguarda le emissioni di inquinanti sia per quanto riguarda le emissioni di CO2. Diverse città italiane l’hanno capito e nel 2010 hanno già raggiunto percentuali apprezzabili di auto a metano sul totale del parco circolante: Ancona (7,5 per cento), Parma (6,9 per cento), Bologna (4,7 per cento), Modena (4,4 per cento) e Foggia (4,3 per cento). Proprio la capitale, però, stenta a muoversi. [...]


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