Un buon decreto, in attesa di buoni frutti

di G.B. Zorzoli


Lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/28 sulle fonti rinnovabili è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 30 novembre scorso. L’iter successivo, che prima del varo definitivo prevede il parere delle competenti commissioni parlamentari e della Conferenza unificata, mentre scrivo non ha ancora avuto luogo.
Tuttavia, a meno di sorprese impreviste, l’impianto del decreto dovrebbe restare così com’è. Si tratta di un documento importante, non privo di novità. Malgrado l’attesa degli addetti ai lavori fosse concentrata sulle novità che il decreto avrebbe introdotto in merito ai meccanismi di incentivazione, questo è uno solo dei temi affrontati. In realtà si tratta di un decreto che definisce il quadro di riferimento in merito a:

iter autorizzativi e procedure amministrative;
regolamentazioni tecniche;
informazione e formazione;
reti elettriche e del gas;
reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento; dopo di che affronta il tema degli incentivi.

Ho parlato di quadro di riferimento, perché il decreto spesso si limita a fissare solo i criteri informatori, rinviando a decreti successivi la quantificazione o, più in generale, la definizione puntuale di quanto indicato. Probabilmente, visti i vincoli temporali fissati da Bruxelles e la precaria situazione politica esistente al MiSE, prolungatasi fino a poco prima dell’emanazione del decreto, non si poteva fare di più, anche perché le novità introdotte - come osservavo più sopra - non sono poche.
Per ragioni di spazio mi soffermerò soltanto su quelle che a mio avviso sembrano le più interessanti. Innanzi tutto, rispetto ai provvedimenti di incentivazione precedenti si ha un riequilibrio nell’attenzione rivolta alla generazione termica da fonti rinnovabili, per troppo tempo confinata nel ruolo di parente povera. Considerazioni analoghe valgono per l’importanza finalmente data alla biomassa nelle sue diverse declinazioni (uso energetico diretto, trasformazione in biogas, biometano, biocarburanti), di cui si privilegia (anche in questo caso finalmente!) la valenza termica rispetto a quella elettrica. Innovazioni radicali, che trovano immediato riscontro nei meccanismi incentivanti previsti a partire dal primo gennaio 2013. [...]

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