Quant’è difficile la strada per diventare miniproduttore di elettricità!

di Vittorio D’Ermo


scorcio del mini impianto fotovoltaico installato in Valnerina (Terni)La mia attenzione ai temi delle fonti rinnovabili e dell’uso razionale dell’energia mi ha spinto, circa un anno fa, a fare un passo avanti rispetto agli interventi di conservazione dell’energia (sostituzione delle vecchie lampade a incandescenza e degli elettrodomestici a bassa efficienza) e quindi a realizzare un’iniziativa dal lato dell’offerta per guadagnare una personale esperienza in questo settore. La scelta è così caduta sulla realizzazione di un impianto fotovoltaico nella mia casa di campagna, meno esposta ai problemi delle maggioranze condominiali dove le resistenze all’innovazione sono purtroppo molto forti.

Gli incentivi offerti dal GSE hanno poi reso l’idea ancora più attraente e ho così preso contatto con degli operatori specializzati, che dopo un sopralluogo mi hanno confermato la fattibilità dell’idea e mi hanno sottoposto un progetto per un impianto della capacità di circa 2 kW da installare sul tetto della mia abitazione. La potenza è stata decisa in relazione al mio consumo di elettricità su base annua. La mia casa si trova in un Comune dell’Umbria che fa parte di un comprensorio di notevole interesse storico e paesaggistico dove pensavo, con troppo ottimismo, che un’iniziativa nel campo delle fonti rinnovabili avrebbe goduto di una procedura rapida e sempli- ficata, in vista di una sempre maggiore diffusione dell’uso di queste fonti non inquinanti a partire dalle aree protette. Alla mia prima visita all’Ufficio tecnico del Comune, invece, la prima sorpresa [...].

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