di Edgardo Curcio
Recentemente, l’Associazione italiana economisti dell’energia (AIEE) ha organizzato un importante convegno sugli scenari energetici, come contributo alla formazione di una Strategia Energetica Nazionale (SEN) e ha provveduto ad avviare un dibattito fra istituzioni, associazioni e operatori, su quali ipotesi di domanda e offerta di energia possano essere assunte per il prossimo ventennio. Dai vari scenari presentati, anche se diversi fra loro, emergono comunque alcuni elementi comuni.
Innanzitutto la domanda energetica in generale in Italia è prevista tornare a crescere, anche se a tassi molto più contenuti rispetto all’ultimo decennio (escludendo il 2008 e 2009). In particolare è prevista crescere la domanda elettrica e quella del gas per i differenti usi, in contrazione invece la domanda petrolifera, soprattutto per la riduzione dei consumi dei carburanti auto.
La crescita della domanda energetica al 2020 fa ritenere che difficilmente la domanda per gli usi finali rimarrà costante da oggi alla data sopraindicata, come invece viene previsto dal PAN, che calcola il 17 per cento di fonti rinnovabili da produrre in Italia su un valore analogo a quello attuale e cioè circa 131 milioni di tep. Questo dato, peraltro, è inficiato dalla crisi attuale che ha fatto scendere la domanda nel corso degli ultimi due anni del 12 per cento.
Pertanto è molto probabile che, senza un piano per l’efficienza energetica (e forse anche con quest’ultimo), non si arrivi nel 2020 a raggiungere l’obiettivo dei 22,7 Mtep da fonti rinnovabili previsto dal governo italiano. Secondo gli scenari presentati, i problemi non riguardano soltanto il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di crescita delle fonti rinnovabili al 2020, ma toccano vari altri aspetti. [...]
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