Musella: "Green economy? USA... e vinci" |
di Davide Canevari
Quali opportunità offre il mercato statunitense alle aziende straniere nei settori legati alla green economy? Nuova Energia lo ha chiesto ad Aniello Musella, coordinatore rete ICE Nord America.. Partiamo da un primo quadro generale della situazione. Negli Stati Uniti il comparto delle rinnovabili è in continuo mutamento. Agli inizi del 2009, durante la peggiore recessione degli ultimi 80 anni, quello dell’energia è stato riconosciuto come uno dei settori con maggiori potenzialità di creare nuovi posti di lavoro e di contribuire alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
Inoltre, dobbiamo rilevare che gli Stati Uniti sono in ritardo di circa 10 anni rispetto all’Europa per quanto riguarda l’adozione di politiche di mitigazione del riscaldamento globale e di sviluppo di fonti rinnovabili, e soltanto recentemente hanno iniziato a stabilire normative federali in merito, con il varo della legge American Clean Energy and Security Act (Legge Usa sulla sicurezza e sull’energia pulita). Il mercato delle energie rinnovabili offre, quindi, molte opportunità di business, anche agli operatori e ai produttori esteri di parti o sistemi. Molto a lungo questo comparto è stato trascurato e - in particolare - è stata trasferita pressoché tutta la capacità produttiva degli Stati Uniti verso l’Asia e l’Europa. Ora, invece, si assiste a un trend in senso contrario. Alcuni Stati (è il caso del Michigan) stanno offrendo aiuti fiscali e prestiti agevolati alle aziende che trasferiscono lì la propria attività; e questi incentivi si aggiungono ai prestiti per lo sviluppo, già disponibili a livello locale e federale. [...] L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati. |