Il ruolo delle Esco nella promozione dell’efficienza energetica

di Roberto Bernante e Antonio Capozza - ERSE


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QUESTO LAVORO È STATO FINANZIATO DAL FONDO
DI RICERCA PER IL SISTEMA ELETTRICO NELL’AMBITO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA TRA ERSE E IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – D.G. NUCLEARE, ENERGIE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA – STIPULATO IN DATA 29 LUGLIO 2009
IN OTTEMPERANZA DEL D.M. 19 MARZO 2009

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La legislazione italiana vigente individua nelle Società di Servizi Energetici (Esco) una classe importante di operatori in grado di effettuare quote significative di risparmio energetico sugli utilizzi finali dell’energia. La Direttiva europea 2006/32/CE concernente l’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici ha ribadito, da parte sua, questi aspetti di rilevanza.
Una Esco è un’impresa in grado di sviluppare, realizzare e finanziare progetti basati sul miglioramento delle prestazioni, centrati sull’incremento dell’efficienza energetica e sulla riduzione dei costi di manutenzione, su impianti di proprietà o di gestione del cliente. I risparmi economici che conseguono dalle misure di efficienza energetica realizzate sono utilizzati per ripagare il progetto.

Il requisito del pagamento in relazione alle prestazioni distingue il modo di operare delle Esco da quello delle società di consulenza ingegneristiche specializzate nel miglioramento dell’efficienza. Queste ultime sono specificatamente remunerate per la propria assistenza tecnica, che spesso si riduce a pure indicazioni sul contenimento dei costi della bolletta o dei consumi energetici, senza l’assunzione di un rischio sulla prestazione effettivamente raggiunta.
La Esco basa il suo rapporto contrattuale sul Performance Contracting (EPC). In questo accordo, gli investimenti in sistemi più efficienti e di migliori prestazioni sono finanziati, in tutto o in parte, da un’organizzazione diversa da quella del proprietario. Il tempo di ritorno dell’investimento (payback period) avviene entro un certo numero di anni dalla messa in funzione del sistema ed è correlato alle effettive prestazioni dell’impianto raggiunte a valle del progetto di efficienza energetica.

La forma di finanziamento tipica normalmente utilizzata è il Finanziamento Tramite Terzi (FTT). In queste condizioni, il finanziamento di un progetto avviene da parte di un soggetto diverso dal proprietario dell’impianto (quale ad esempio una Esco - accezione europea - o un ente finanziario - accezione nord-americana). Un tipico schema di flussi finanziari presenti nell’esercizio di un impianto prima della stipula di un contratto di Energy Performance Contracting, durante il suo svolgimento e dopo il suo compimento, è mostrato nella Figura 1. Il presente articolo sintetizza i diversi approcci alla tematica delle Esco e del Performance Contracting adottati a livello internazionale e svolge poi uno zoom aggiornato sulla situazione italiana.


PROCESSI E SERVIZI NELL'ENERGY PERFORMANCE CONTRACTING
Aree fondamentali per i servizi forniti

Le aree fondamentali e i servizi che sono sempre previsti in una contrattualistica Energy Performance Contracting sono illustrati nella Figura 2.

Questi servizi includono frequentemente interventi in aree tecniche, quali l’installazione di più efficienti caldaie, condizionatori, sistemi di aerazione; di loro migliori sistemi di controllo, di prodotti per la climatizzazione e l’illuminazione. È sempre presente una clausola contrattuale di garanzia sulle prestazioni prodotte dall’intervento di efficienza energetica, così come è sempre previsto un meccanismo di misura e monitoraggio energetico a valle dell’intervento, durante periodi più o meno lunghi.
Un altro punto focale è la definizione della responsabilità del finanziamento del progetto, se della Esco o del proprietario dell’impianto, ed eventualmente delle modalità di condivisione di tale responsabilità in contrattualistiche di tipo misto.

Infine, l’esperienza ha mostrato che la contrattualistica legata all’EPC contempla invariabilmente anche una vasta gamma di servizi; infatti, si è constatata una propensione generale delle Esco nell’offrire, accanto al servizio energetico principale, una serie di servizi addizionali quali ad esempio servizi tecnologici, di assistenza, di consulenza, di esercizio e manutenzione degli impianti oggetto (o meno) dell’intervento.

Il processo dell’Energy Performance Contracting
Il processo dell’EPC può assumere aspetti anche assai differenti, in special modo per quelli legati:
alla presenza o meno di uno studio preliminare, svolto dal costruttore o dalla Esco, implicante o meno un audit energetico sull’impianto, in collaborazione o meno con un ente energetico nazionale che può finanziare in tutto o in parte tale studio;
alla presenza o meno di una procedura di pre-qualificazione e tender, tipica degli appalti pubblici, e dalla possibile articolazione o meno del tender in due step (il primo con specifiche di risparmio energetico di prima approssimazione, il secondo con specifiche più aggiornate, derivanti da elaborazioni conseguenti al primo step);
alla presenza o meno di un audit finanziario, da svolgersi a valle della definizione del progetto e decisivo per l’accettazione formale del contratto da parte del cliente;
alla possibilità per la Esco di essere remunerata, in caso di non accettazione del progetto, per le attività di audit energetico comunque svolte nello studio preliminare.
La Figura 3 sintetizza le fasi che più frequentemente vengono affrontate nello svolgimento di un processo di Energy Performance Contracting.

Forme di finanziamento e relative responsabilità
Due sono le alternative di finanziamento veramente significative nell’ambito dell’Energy Performance Contracting, che implicano diversi livelli di responsabilità del proprietario dell’impianto e della Esco e che sono illustrati nelle Figure 4 e 5:
Shared savings implica che la Esco si faccia carico del reperimento del finanziamento e assuma su di sé sia il rischio legato alla prestazione (nei confronti del cliente) sia quello legato al credito (nei confronti dell’ente finanziante). Tale schema, diffuso in Europa, riconosce alla Esco gran parte o tutto il profitto derivante dall’esito positivo del progetto;
Guaranteed savings prevede che il cliente si faccia carico del reperimento del finanziamento e del relativo rischio, rispondendone quindi direttamente all’ente finanziante, mentre la Esco si fa carico del solo rischio legato alla prestazione. Tale schema, diffuso nel Nord America, garantisce una buona parte di profitto al cliente proprio in virtù della quota di rischio che si accolla.

Esistono poi forme contrattuali ibride che partecipano dell’uno e dell’altro meccanismo, come anche esistono altre forme contrattuali in cui il bene garantito non è tanto la prestazione quanto il prezzo dell’energia, una sorta di fornitura energetica continua utilizzante la fonte energetica di volta in volta più economica. In altre forme contrattuali, infine, il bene garantito è la sicurezza della fornitura.
La varietà di concezione dei contratti è legata a parametri variabili quali la durata, le modalità di compartecipazione ai profitti e le responsabilità nel reperimento del finanziamento. La Figura 6 fornisce un’indicazione delle modalità prevalentemente adottate.

Mercati
La pratica operativa ha mostrato che i maggiori risparmi energetici sono raggiungibili negli edifici adibiti ad uso ufficio, rispetto alle industrie e al settore residenziale; infatti, per le strutture adibite ad ufficio si verifica un’economia di scala legata alla ripetitività del tipo di interventi realizzabili e alla maggiore esperienza che ne deriva. I risultati sono molto variabili da nazione a nazione; emerge comunque con chiarezza che ci sono grandi margini per risparmi sia in termini energetici sia economici.
La previsione sulla possibile evoluzione di questo mercato dell’efficienza energetica è legata alla domanda di sistemi di riscaldamento e di condizionamento più efficienti.


UNO SPACCATO DELLA SITUAZIONE ITALIANA
Aspetti energetici

Come premesso, la legislazione italiana vigente individua nelle Esco quei soggetti in grado di svolgere in modo efficiente progetti di risparmio energetico sugli utilizzi finali dell’energia. In Figura 7 è mostrata l’attuale incidenza degli interventi di risparmio energetico effettuati da Esco e certificati da Titolo di risparmio energetico.

Nei mesi di novembre e dicembre 2008 è stata condotta un’indagine congiunta ERSE/ FIRE sulle Esco, con l’intento di comporre un quadro sulla situazione del mercato dei servizi energetici. L’indagine ha preso in considerazione 151 società operanti nel settore dell’efficienza energetica su tutto il territorio nazionale e accreditate presso l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. L’universo così costituito rende una rappresentazione realistica del panorama degli operatori/fornitori di servizi energetici e costituisce la base dalla quale è stato estratto il campione dell’indagine.
Considerando le principali fasce di clienti serviti, oltre la metà del campione (circa il 60 per cento degli operatori) offre i propri servizi al settore industriale; seguono gli interventi per utility collegate alla pubblica amministrazione con il 53 per cento, il settore terziario (50 per cento) e il residenziale (37 per cento).

Il settore in cui si rileva il maggior numero di interventi è sicuramente quello delle fonti rinnovabili di energia, con circa il 74 per cento degli operatori attivi (Figura 10); grande impulso al settore è certamente dovuto ai recenti meccanismi di incentivazione attraverso il Conto Energia per il fotovoltaico, con possibilità di vendita o scambio sul posto dell’energia in esubero e alle detrazioni Irpef del 55 per cento per interventi di riqualificazione energetica di edifici, ivi compresa l’installazione di sistemi solari per la produzione di acqua calda sanitaria.

In Figura 11 sono riportati i dati di risparmio energetico conseguito attraverso l’accesso al mercato dei Certificati Bianchi. È possibile constatare che una buona parte degli interventi, con circa il 77 per cento delle risposte, ha consentito risparmi energetici compresi tra il 10 e il 30 per cento.


Aspetti economici
L’aspetto economico più rilevante riguarda le principali forme di incentivi che il sistema normativo mette a disposizione per interventi di efficienza energetica o per interventi attinenti alla promozione di fonti rinnovabili. Si riscontra che la quasi totalità del campione ha beneficiato, attraverso i suoi interventi, dei Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi). Il 37 per cento del campione invece ha dichiarato di aver avuto l’accesso a varie forme di sgravi fiscali, ivi comprese le detrazioni Irpef del 55 per cento per interventi di riqualificazione energetica di edifici. Il 16 per cento delle organizzazioni intervistate ha affermato di aver dato la possibilità di accedere a finanziamenti a tasso agevolato e infine il 14 per cento afferma di aver permesso ai propri clienti di beneficiare delle tariffe incentivanti del Conto Energia attraverso i propri interventi nel settore del fotovoltaico.



CONCLUSIONI
La rassegna effettuata ha consentito di maturare una discreta quantità di esperienze.
Non esiste una modalità univoca di approccio all’Energy Performance Contracting, che varia notevolmente da Paese a Paese.
La qualificazione di un processo complesso come l’EPC è molto lenta e graduale. L’esperienza maturata ha consentito comunque di raggiungere uno standard di largo consenso sulle condizioni generali di contratto. 3 L’aspetto contrattuale si è rivelato particolarmente critico nel caso di appalti pubblici, laddove la legislazione ha specificità spiccatamente nazionali, che spesso vanno armonizzate con Direttive sovranazionali (come nel caso della Comunità europea).
Le opportunità dell’EPC e il ricorso alle Esco sono di particolare interesse per il conseguimento di risparmi energetici nell’edilizia pubblica.
Azioni legislative su obiettivi obbligatori di risparmio energetico e sul mercato dei Certificati Bianchi sono funzionali alla promozione delle Esco e del Finanziamento Tramite Terzi.
Il mercato dell’efficienza energetica che interessa le Esco è ancora molto ampio, ma può essere soddisfatto in tutto il suo potenziale solo se le Esco saranno in grado di offrire, accanto al prodotto primario costituito dall’efficienza energetica, anche una serie di servizi accessori quali training, assistenza all’esercizio e alla manutenzione.
L’impegno di risorse umane e temporali richiesto per la stesura di un contratto di EPC è spesso considerato sproporzionato rispetto agli obiettivi; la circostanza agisce tuttora da deterrente alla diffusione di tale modalità operativa.