Senza integrazione il "pacchetto" ci costerĂ caro |
di Andrea Molocchi- Amici della Terra La nuova direttiva sulle fonti rinnovabili rientra all’interno di un pacchetto di provvedimenti su energia e clima (riguardanti i settori ETS, settori non-ETS, la cattura e il sequestro del carbonio) e altri che dovranno seguire (efficienza e risparmio energetico) che comportano una serie di novità di ampia portata. Innanzitutto la direttiva sposta l’obiettivo che gli Stati devono monitorare dall’elettricità all’energia in generale (usi finali), con tutto ciò che ne consegue in termini di statistiche energetico-ambientali e di monitoraggio delle politiche. In secondo luogo, per evitare rischiose inefficienze, gli Stati Membri dovranno attrezzarsi per riuscire a integrare nel miglior modo possibile le politiche riguardanti i tre macro-obiettivi attribuiti (non solo fonti rinnovabili, ma anche settori non-ETS ed efficienza/risparmio energetico, mentre la fissazione del tetto ETS sarà accentrata a livello europeo). L'articolo completo non è disponibile on-line. |