Il ritorno all'efficienza energetica fa bene all'Europa

di Andrea Molocchi


L’iniziativa a dir poco confusa del Governo italiano in sede di Consiglio Ue dei mesi scorsi ha avuto l’unico merito di sollevare in Italia un dibattito che l’importanza del pacchetto energia avrebbe meritato ben prima, ed esteso all’intero contesto europeo.
È importante che questa discussione sia aperta e priva di pregiudizi, perché è evidente che una vera discussione sulla coerenza del pacchetto clima proposto dalla Commissione il 23 gennaio 2008 con gli obiettivi e gli indirizzi decisi dal Consiglio nel marzo 2007 non c’è stata, né sotto il profilo economico e dell’equità fra gli Stati Membri, né tanto meno sotto quello ambientale.
E il pacchetto, comunque andrà a finire dopo il voto di dicembre del Consiglio e del Parlamento europeo, dovrà necessariamente essere integrato da ulteriori misure, di cui diremo; ed eventualmente aggiornato alla luce dell’esito del negoziato globale post-Kyoto, cioè dopo la COP 15 di Copenhagen della fine del 2009. A parere dell’associazione Amici della Terra le modalità dell’iniziativa del Governo sono criticabili essenzialmente per tre ragioni. [...]

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