Nell'acqua dell'Alptransit una vena d'energia per il centro termale |
di Angelo Bernasconi e Daniel Pahud - Supsi (Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana) da Lugano Durante i lavori per la realizzazione del tunnel Alptransit (la galleria ferroviaria lunga 58 chilometri, "sovrastata" dai 3 mila metri di montagna del Gottardo) sono state rinvenute delle vene d'acqua ad una temperatura che può essere sfruttata per usi generici. Si tratta di una vera e propria fonte di calore con un carico termico stimato tra i 20 e i 35oC. Prima di farla confluire nel fiume Ticino, quest'acqua dovrebbe comunque essere raffreddata, per evitare un inquinamento termico del bacino; da qui l'idea di valorizzarla alla stregua di una qualsiasi risorsa geometrica. Tra le diverse possibilità analizzate, i Municipi di Bodio, Giornico e Personico hanno individuato l'idea di un centro termale, da realizzare sull'ex sedime delle Officine elettromeccaniche di Bodio, una costruzione che si trova in posizione ideale sia in relazione al punto di drenaggio dell'acqua dalla montagna, sia ai centri abitati circostanti, essendo facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto. Per valutare la fattibilità tecnica e nel contempo impostare un concetto energetico di qualità, i tre Comuni si sono rivolti al Laboratorio di energia, ecologia ed economia (LEEE) della Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana.[...] L'articolo completo non è disponibile on-line.
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