Liberalizzazione del mercato? Siamo ormai alla tessera del pane in versione elettrica

di Giuseppe Gatti

Quando venne approvato il Decreto Bersani nessuno si aspettava che in Italia il passaggio da un regime monopolistico a un assetto concorrenziale potesse compiersi in tempi brevi e con immediati riiflessi sulla struttura dei prezzi. Troppe le resistenze e troppi soprattutto i vincoli strutturali a partire da quelli posti da un parco elettrico obsoleto e alimentato da un mix di combustibili che distanziano inesorabilmente l'Italia da un' Europa nella quale l'80% della produzione viene dal nucleare e dal carbone. Se dunque era nell'ordine delle cose che una reale concorrenza si manifestasse soltanto in tempi lunghi, quando si fossero costruite nuove centrali e dunque all'orizzonte 2007-2008 e senza attendersi le miracolistiche discese dei prezzi continuamente annunciate dall'on. Marzano, non era però immaginabile tanta inettitudine e tanta confusione nel gestire il percorso di liberalizzazione del mercato. In realtà del mercato si è persa qualunque prospettiva, dato che siamo ormai alla tessera del pane in versione elettrica: razionato l'import, distribuito pro-quota, e assegnata pro-quota anche l'energia da Cip 6.[...]

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