Razionalità va cercando dagli anni Ottanta |
di G. B. Zorzoli A cavallo fra fine Anni '70 e inizio anni '80 in quasi tutti i Paesi sviluppati le due crisi petrolifere avevano posto i problemi, allora vissuti in modo drammatico, dell'autonomia energetica e del conseguente contenimento delle fonti di energia d'importazione. Di qui. Di qui la notevole priorità data all'uso razionale dell'energia e alla promozione di fonti rinnovabili o assimilate (vista sostanzialmente come un "prolungamento" delle azioni tese a risparmiare fonti energetiche non rinnovabili), la cui attuazione venne affidata a provvedimenti basati principalmente su incentivi economici. In parallelo, sempre in quel periodo, vennero varati diversi programmi, nazionali e internazionali, per la ricerca, lo sviluppo e la promozione di nuovi processi e prodotti finalizzati a un uso sempre più razionale dell'energia e a promuovere un ricorso crescente alle fonti rinnovabili. Coerente con questo modello è anche il caso italiano, dove, se pur tardivamente, le leggi in materia 9/91 e 10/91, furono concepite come strumenti attuativi di un Piano energetico nazionale (PEN), quello del 1988, il cui obiettivo primario era ancora l'autonomia energetica.[...] L'articolo completo non è disponibile on-line.
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