Milano recupera l'idea della città a misura d'uomo

di Dario Cozzi

Proviamo a immaginare l'ingresso in una grande città. Milano, ma anche Torino, Genova, Roma, Napoli... Dal raccordo autostradale o dalla ferrovia ci accoglie - con comprensibile imbarazzo - una teoria di edifici specchiati: alberghi, spesso dimessi o decaduti e centri commerciali scintillanti. Superato questo primo cordone, appare l'altra città, dove subito si ritrovano gli "anelli della ruggine", i lasciti della deindustrializzazione. Nella sola Milano oggi ci sono circa 8 milioni di metri quadri di aree abbondante, per le quali sono stati già previsti o sono in corso di attuazione piani di recupero. Otto milioni di metri quadrati rappresentano un'area vastissima, pari all'intera superficie del comune di Assago e di poco inferiore a quella dell'isola di Capri.[...]

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