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Certificati Verdi, un meccanismo ancora "arrugginito" Stampa E-mail
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di Ornella Malandrino, Daniela Sica e Stefania Supino -
Facoltà di Economia, dipartimento Studi aziendali, Università di Salerno




Lo sviluppo dei sistemi produttivi e, in particolare, di quelli energetici, è sempre più orientato alla ecosostenibilità e, a tal fine, una adeguata diffusione delle fonti energetiche rinnovabili potrà consentire il conseguimento di obiettivi sinergici riconducibili alla diversificazione delle fonti, alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla tutela delle risorse naturali per contribuire alla realizzazione di migliori livelli di competitività, in un’ottica pluridimensionale.
Da alcuni anni, sono in atto numerosi programmi comunitari e nazionali, favoriti dal processo di liberalizzazione e trasformazione dei mercati energetici, volti ad una più incisiva affermazione delle rinnovabili. Essi, seppure con tempi e modalità differenti nell’ambito dei diversi Paesi europei, hanno determinato il moltiplicarsi di iniziative in tal senso.
Nel nostro Paese sono stati introdotti – accanto ai tradizionali strumenti di regolamentazione diretti e a quelli, più recenti, di natura volontaria – innovativi meccanismi, definiti market-based, tesi a conciliare obiettivi di efficienza energetica con altri di tutela ambientale: i Certificati Verdi. Alla loro diffusione, purtroppo, si frappongono ancora numerosi ostacoli, nonostante le recenti modifiche apportate che hanno rivoluzionato il quadro normativo di riferimento.
Allo stato attuale appare, dunque, di fondamentale rilievo l’urgenza di applicare le riforme introdotte per superare le incertezze che gravano, da sempre, su tale sistema. Ciò al fine di realizzare adeguati programmi di investimento, onde tradurre i provvedimenti normativi in concrete azioni di sostegno, differenziate per fonte e favorire l’effettiva transizione dall’attuale modello di produzione di energia elettrica ad una differente configurazione degli schemi generativi, basati sull’utilizzo più diffuso delle rinnovabili. [...]

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