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PAUSA-ENERGIA
 
L'energia in "forma" di Festival Stampa E-mail
di Marta Sacchi

Diecimila presenze in tre giorni. Il Festival dell’Energia ha chiuso i battenti a Lecce lo scorso 18 maggio dopo aver aperto numerose “finestre” sui temi sensibili nell’attuale dibattito energetico e ambientale. [...]


FACENDO I CONTI CON L'ENTROPIA
Peter Atkins, docente di chimica all’Università di Oxford, e Carlo Stagnaro, Direttore Energia e Ambiente all’Istituto Bruno Leoni, hanno animato l’ultima giornata della kermesse leccese, promuovendo un confrontodibattito sull’energia dell’universo e dell’uomo, sull’energia come motore del mondo e sul suo contro altare: l’entropia. Con una provocazione finale, quasi una lettura in controluce di tutti gli argomenti affrontati in precedenza. Non sarebbe più corretto parlare di un Festival dell’Entropia? “Se cerchiamo di calcolare l’energia dell’universo – ha esordito Atkins – scopriamo che ciascuna galassia è un’enorme massa di energia; ciò ci porterebbe a pensare che l’energia è infinita. Non è così: gli scienziati hanno notato che le galassie si attraggono e l’attrazione diminuisce l’energia. Il sospetto è, dunque, che l’energia possa diminuire fino a zero. Tutto ciò ha a che fare con la seconda legge della termodinamica, la più bella legge della scienza: nessuna ha contribuito così tanto a liberare lo spirito dell’animo umano.
La seconda legge della termodinamica infatti ci parla di qualità dell’energia e non semplicemente di quantità di energia. La dispersione degrada la qualità dell’energia. Più il carburante è compatto, più è alta la qualità di energia. Più si degrada la qualità dell’energia, più si ha entropia. Ecco perché, questo, è stato il festival dell’entropia!”.
“Se vogliamo usare un’energia che non generi entropia – ha proseguito il docente di Oxford – quella solare è certamente la più adatta. Per energia solare intendo tutte le fonti di energia che possono derivare dal sole, tutte quelle legate al processo di fusione nucleare. Il problema è riuscire a intrappolare sufficiente energia solare: si tratta di un processo molto costoso. Ogni volta che gli scienziati ne parlano, dicono che fra 30 anni sarà possibile, ma la data slitta ogni volta più in là e ci rimangono sempre 30 anni davanti. Il petrolio si esaurirà tra 30 anni. La fusione si esaurirà tra 30 anni”. Che fare allora in questi 30 anni? “Lavorare quanto più possibile alacremente per raggiungere quell’obiettivo: usare tutte le opportunità che si presentano. Per esempio, è importante raggiungere il massimo della potenza dalla fissione per avere tempo per arrivare a fonti serie di energia, la fusione e la geotermia. Queste forme hanno una bassa entropia, perché all’interno di un nucleo è nascosto il massimo di potenza energetica possibile. Si ha bassa entropia quando si racchiude in poco spazio, in dimensioni molto compatte, una quantità enorme di energia, una forza motrice molto potente”. “In questi 30 anni – ha concluso – i governi devono spingere le persone a risparmiare energia, devono costringerle a risparmiare energia e devono essi stessi risparmiare energia, aumentando l’efficienza”. [...]

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