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È freddissima la nuova corsa all'oro (nero) Stampa E-mail

di Edgardo Curcio

[...]. Gli Stati Uniti, che non hanno ancora ratificato il protocollo di Kyoto, si accingono invece a ratificare un'altra importante Convenzione Internazionale e cioè quella sul diritto del mare. Si tratta di un trattato di 205 pagine, predisposto dall'Onu con l'aiuto di esperti di tutti i Paesi, che regola i diritti minerari dei fondali marini. [...]. È iniziata una nuova corsa all'oro nero [...]. È una corsa alla Jules Verne, con battelli sottomarini che solcano il fondo del mare per trovare a 20.000 leghe i tesori nascosti che potranno dare ancora per alcuni anni l'energia di cui abbiamo bisogno in attesa di una qualche rivoluzione tecnologica che ci liberi dagli idrocarburi. È una corsa fatta anche di vascelli rompighiaccio che vanno a delimitare le acque territoriali degli Stati rivieraschi nei mari artici e di giochi complessi tra le grandi superpotenze per assicurarsi il passaggio di nuove rotte militari e commerciali attraverso l'Artico che porterebbero indubbi vantaggi nel sempre più intricato puzzle della odierna geopolitica. Se, come sembra, il riscaldamento del Pianeta provocherà un progressivo scioglimento dei grandi ghiacciai, questo evento potrebbe prolungare lo sfruttamento delle attuali fonti fossili, facendo scoprire nuove importanti riserve di petrolio e gas nell'offshore artico, consentendo così di potenziare l'offerta soprattutto da parte dei Paesi non Opec. [...].

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