COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
Come dare una mano alla transizione elettrica delle case italiane? Stampa E-mail

Come dare una mano alla transizione elettrica delle case italiane?

di Marco Borgarello, Lorenzo Croci, Francesca Talamo, Ennio Brugnetti, Francesco D’Oria, RSE, Gruppo Efficienza Energetica


Conviene installare una pompa di calore per riscaldare una abitazione? Ci sono le condizioni economiche per stimolare le famiglie all’uso di una nuova tecnologia? Uno studio RSE ne valuta la convenienza analizzando i principali fattori in gioco

Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dalla proposta di nuovo Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC) sarà necessario al 2030 incrementare di ulteriori 4,5 milioni l’installato di pompe di calore (PdC) impiegate come impianto di riscaldamento prevalente, rispetto allo scenario as usual.

Secondo stime RSE, il nostro Paese può già contare su un parco di circa 22 milioni di climatizzatori installati al 2023, per una potenza frigorifera di 132 GWt, di cui circa il 38 per cento, pari a 50 GWt, nel settore residenziale. La stima di 22 milioni di macchine è stata ricavata in base ai dati di vendita annuali forniti dall’associazione di categoria Assoclima e assumendo una vita utile media delle macchine pari a 15 anni. Tale stima, superiore a valutazioni realizzate da altri stakeholder, considera l’intero stock di climatizzatori installati in Italia, compresi quelli di piccola taglia (split e multisplit) ed esclusi i portatili.

È un quadro incoraggiante, che evidenzia l’interesse che tale tecnologia riscuote nelle famiglie italiane. Ma occorre fare di più, soprattutto in considerazione del fatto che attualmente quasi 7 famiglie su 10 utilizzano un sistema di riscaldamento alimentato a gas. Dati tali presupposti, appare utile domandarsi se vi siano, al momento le condizioni economiche per superare la naturale barriere al cambiamento e stimolare le famiglie all’uso di una nuova tecnologia o se vi siano ancora condizioni al contorno che ne possano ostacolare lo sviluppo. Come dare quindi una mano alla transizione elettrica delle abitazioni italiane?

Partiamo dunque dai fondamentali: le pompe di calore rappresentano una delle tecnologie chiave per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici dell’UE per il 2030 e la neutralità climatica per i sistemi di riscaldamento e raffreddamento entro la metà del secolo. Nell’ambito del piano REPowerEU per eliminare gradualmente la dipendenza dell’UE dalle importazioni di combustibili fossili, la Commissione Europea ha previsto l’installazione di ulteriori 10 milioni di pompe di calore nei prossimi 5 anni.

Sebbene la crescita del mercato nel 2021 e nel 2022 – cumulativamente pari a poco meno di 5 milioni di nuove unità – stia già superando tale aspettativa, sta diventando sempre più chiaro che l’attuale tasso di diffusione da solo non sarà sufficiente a realizzare una profonda trasformazione del settore del riscaldamento, in vista del raggiungimento dell’obiettivo Fit for 55.[...]

PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO ABBONATI ALLA RIVISTA

© nuova-energia | RIPRODUZIONE RISERVATA

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com