USA, litio e geotermia: quando la vita ti offre limoni… |
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USA, litio e geotermia:
quando la vita ti offre limoni…
di Carolina Gambino
Gli USA in cerca di risorse autoctone per alimentare la transizione puntano sulla geotermia per saziare la fame di litio. La strada verso una visione collaborativa dell’utilizzo delle risorse non è priva di difficoltà, ma il gioco vale la candela…
Genio è colui che prende i limoni che la vita gli ha dato e ci apre un chiosco di limonate. L’avrebbe detto Elbert Green Hubbard, eccentrico artista, scrittore, filosofo e poi fondatore di una fiorente comunità di artigiani e artisti e luogo d’incontro di liberi pensatori e riformisti a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento. Diventato popolarissimo, il detto in versione più snella - quando la vita ti dà limoni, fai una limonata - rimbalza da decenni tra poster, segnalibri
e t-shirt, immutato nello spirito: un invito a trasformare ciò che la realtà mette a disposizione, per quanto aspro, in qualcosa di buono. Insomma, a fare il meglio che si può con ciò che si ha.
Nonostante l’indubbia importanza in quanto unica rinnovabile capace di garantire il baseload, alla geotermia spetta proprio la parte del limone. Alla fonte geotermica gli Stati Uniti preferiscono altri frutti. Nel 2023 i sette stati che ospitano le centrali geotermiche hanno prodotto lo 0, 4 per cento dell’energia totale utility- scale generata negli Stati Uniti. Secondo l’analisi di The Conversation - piattaforma non-profit che pubblica esclusivamente articoli a firma di accademici o istituzioni di ricerca - le ragioni di tale ruolo marginale, suddivise tra fattori tecnici, geografici ed economici, devono ricercarsi anche nella mancanza di sostegno politico.
Sembra però che la situazione stia cambiando. In cerca di materie prime domestiche per la transizione, il Governo americano ha individuato nella geotermia la chiave di volta, con vantaggi economici, ambientali e sociali. Le nuove tecnologie, in grado di estrarre l’ormai globalmente indispensabile litio dalle brine geotermiche, aprono le porte del favore politico a questa fonte, trainando l’evoluzione del settore da industria meramente energetica in un vero e proprio ecosistema ibrido. Il litio è lo zucchero che rende più appetibile il limone; l’auspicio è riuscire a farne limonata.
California dreaming
La spinta in questa direzione arriva, poco sorprendentemente, dalla California, che detiene il 66,6 per cento dell’elettricità geotermica USA. L’appoggio politico che mancava arriva nel febbraio 2022 dalla Casa Bianca, con l’annuncio di investimenti multimiliardari nello sviluppo di una filiera nazionale degli elementi chiave per la transizione.
L’intervento è a tutto tondo, dal semplice aggiornamento dell’elenco ufficiale federale di minerali critici, all’adeguamento delle norme per l’attività mineraria ed estrattiva (vecchie ormai di 150 anni) fino ad arrivare alla sperimentazione di nuove tecnologie in campo minerario e, soprattutto, geotermico. Lo Stato del surf sposa in pieno il programma, forte della nomina di Gavin Newsom, governatore dal 2019, che dichiara di voler andare all-in sulla produzione di litio autoctono.[...]
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