Retromarcia elettrica |
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Retromarcia elettrica
IL PUNTO DEL VICE - di Antonio Sileo
Quando, più di una dozzina di numeri fa, abbiamo esordito con questa rubrica, dopo aver esplicitato che ci saremmo occupati principalmente di automobili, ci eravamo subito interrogati sull’importanza dell’offerta e della domanda, e sul perché l’automobile - e tutto quello che le ruota intorno - era destinata a cambiare (anzi, stava già cambiando) più sulla spinta delle regole che su quella del mercato.
Si stava infatti discutendo di quello che sarebbe stato il regolamento 2023/851, contenente il mitico bando alle autovetture endotermiche. Il numero di modelli elettrici offerti, che dai regolamenti sono considerati a zero e basse emissioni, è di molto cresciuto. Nell’ultimo anno è aumentato del 34 per centro, staccando significativamente quelli diesel: 137 a 112.
Ma nelle scelte d’acquisto dei consumatori le posizioni si invertono, con le auto alimentate a gasolio che restano davanti, benché in flessione. Le vetture che stanno andando forte sono le ibride (di cui una parte minoritaria ma non trascurabile con motore diesel) e su queste che le case si stanno riposizionando. Renault, ad esempio, ha in gamma sette SUV di varie dimensioni, di cui soltanto uno elettrico e uno ibrido plug-in; gli altri cinque tutti ibridi non ricaricabili, di cui tre anche a sola combustione interna senza aiuto elettrico.
Il problema, sempre più serio e complesso, è però proprio questo: l’offerta elettrica non sta trovando sufficiente accoglienza da parte dei consumatori. E per come sono congegnate le regole europee, senza vendite di auto elettriche non possono vendersi neanche tutte le altre, pena salatissime multe.
Come ha ricordato Luca de Meo, amministratore delegato di Renault e presidente di ACEA (l’associazione dei costruttori automobilistici) lanciando l’allarme per il 2025: “Se l’elettrico rimane al livello attuale, l’industria europea dovrà probabilmente pagare 15 miliardi di euro di multe o rinunciare a produrre più di 2,5 milioni di vetture e veicoli commerciali. Perché di fatto, se non si vende un’elettrica, non se ne possono produrre quattro a combustione”. [...]
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