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Decarbonizzare il patrimonio immobiliare pubblico: una sfida per l’Italia

di Cristina Orlando / research fellow I-Com


GLI OBIETTIVI DI NEUTRALIZZAZIONE DELLE EMISSIONI CLIMALTERANTI RICHIEDONO UN’ACCELERAZIONE NEI PERCORSI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO. ANCHE IN PAESI VIRUTOSI COME L’ITALIA E IN SETTORI COME I SERVIZI E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. CRUCIALI PER L’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI SARANNO GLI STRUMENTI UTILIZZATI: DI SUCCESSO LE ESPERIENZE DEL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO (PPP) E L’ENERGY PERFORMANCE CONTRACT (EPC)

Il 2023 è stato un anno chiave per la definizione del pacchetto di misure di attuazione del Green Deal europeo. Reduce da non poche difficoltà – con il susseguirsi di pandemia, guerra in Ucraina, crisi dei prezzi dell’energia e inflazione dilagante – la Commissione Von Der Leyen è riuscita non solo a mettere in campo lo strumento Next Generation EU, ma anche a dare concretezza agli obiettivi del Green Deal con il pacchetto Fit for 55, raggiungendo gli accordi politici necessari.

Fra le novità normative discusse e approvate ai tavoli europei spiccano la revisione della direttiva sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza e l’accordo, raggiunto il 7 dicembre 2023, sulle prestazioni energetiche degli edifici.
Queste direttive sigilleranno gli obiettivi che l’UE dovrà raggiungere entro il 2030, rendendoli vincolanti.

A quanto evidenziato si aggiunge anche la creazione della European Energy Efficiency Financing Coalition, del 19 dicembre 2023, una piattaforma nata per facilitare l’attuazione di strumenti e schemi finanziari per l’efficienza energetica nell’ambito dei programmi di finanziamento dell’UE e assicurare che questi facciano da moltiplicatore, innescando ulteriori investimenti privati. I nuovi organi europei, che si comporranno a giugno 2024 dopo le elezioni, avranno il compito di attuare i nuovi regolamenti e assicurare il rispetto dei target stabiliti in questo ciclo.

L’obiettivo generale del pacchetto Fit for 55 è ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55 per cento entro il 2030, mentre per il 2050 si aspira a uno scenario in cui queste saranno pari a zero. L’efficienza energetica, la cui importanza in questo processo viene spesso sottostimata, gioca invece un ruolo chiave, quasi al pari dell’elettrificazione e della decarbonizzazione dei consumi. L’International Energy Agency (IEA) prevede che in uno scenario con emissioni nette di CO
2 pari a zero entro il 2050, l’efficienza contribuirà per circa il 40 per cento alla riduzione globale delle emissioni climalteranti al 2040.

Il ruolo degli edifici Rispetto ad altre aree del mondo, gli edifici in Europa assumono un ruolo preponderante in termini di peso relativo, sia sul consumo energetico totale, sia specularmente in termini di emissioni: il 40 per cento del consumo energetico totale e il 36 per cento delle emissioni di gas serra sono in capo ad essi. La maggior parte del consumo energetico dei cittadini europei (l’80 per cento) è rappresentato dalla somma dell’energia necessaria a regolare la temperatura indoor e per la produzione di acqua calda sanitaria.[...]

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