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Ingegnere, chi era costui? Stampa E-mail

Ingegnere, chi era costui?

di Roberto Napoli / professore emerito Politecnico di Torino e Consigliere Ordine Ingegneri Provincia di Torino


IL FUTURO AVRÀ COME COMPONENTE FONDAMENTALE L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA. CIÒ ASSEGNA AGLI INGEGNERI UN RUOLO IMPRESCINDIBILE. PROPRIO NEL PERIODO IN CUI LA SOCIETÀ NE HA PIÙ BISOGNO, LA FIGURA DELL’INGEGNERE STA DIVENTANDO SEMPRE PIÙ CONFUSA. COS’È UN INGEGNERE E COME DOBBIAMO FORMARLO PER RISPONDERE A BISOGNI SEMPRE NUOVI E MOLTO DIVERSI DAL PASSATO?

Si è svolto a Catania dal 27 al 29 settembre 2023 il 67° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri. La città ha accolto oltre un migliaio di ingegneri da tutta Italia (in rappresentanza dei 251.130 iscritti ai 106 Ordini Provinciali) con un forte acquazzone, ma si è fatta subito perdonare con i giorni successivi di fresco bel tempo e con tentazioni gastronomiche alla moda sicula.

A rallegrare l’atmosfera ci ha pensato la brava attrice Teresa Mannino, con un intervento giocato sull’antica contrapposizione fra ingegneri e architetti, oltre che sugli stereotipi di ingegneri privi di humor e fantasia. Qualcosa di buono e artistico lo sanno comunque fare anche gli ingegneri, che hanno organizzato una suggestiva serata finale utilizzando droni per illuminare spettacolarmente la facciata del teatro Bellini con il contorno di musiche della splendida tradizione italica.

Il Congresso – che si è svolto nel nuovo Centro congressuale fieristico culturale Le Ciminiere, ricavato da un bel recupero di un grande complesso industriale di raffinazione dello zolfo – è arrivato in un momento particolare della professione ingegneristica. Ricorrono cento anni dall’istituzione dell’Albo degli Ingegneri, decisa da una legge del 1923 (Tutela del titolo e dell’esercizio professionale degli Ingegneri e degli Architetti) con l’obiettivo primario di tutelare il pubblico interesse riservando a professionisti abilitati l’esecuzione delle opere pubbliche.

Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. Gli ingegneri sono stati grandi protagonisti nel cambiamento del Paese e nella realizzazione del miracolo economico, ma il loro ruolo sociale è rimasto sempre in penombra. Oggi sono presenti nelle rappresentanze parlamentari con un misero 2 per cento.
Anche se la concretezza ingegneristica è poco in linea con le necessità affabulatorie della politica corrente, una maggiore loro presenza nell’agone sociopolitico forse potrebbe contribuire a ridurre il chiacchiericcio a vanvera.

Il futuro avrà come componente fondamentale l’evoluzione tecnologica. Inevitabilmente ciò assegna agli ingegneri un ruolo imprescindibile. C’è quindi un grande bisogno di ingegneri, ma, allo stesso tempo, la figura dell’ingegnere sta diventando sempre più confusa. Proprio nel periodo in cui la società ha più bisogno di ingegneri abbiamo grosse difficoltà nel definire cosa è un ingegnere e come dobbiamo formarlo per rispondere a bisogni sempre nuovi e molto diversi dal passato.[...]

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