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Pierini: "È l’efficienza la vera protagonista della transizione" Stampa E-mail

Pierini: “È l’efficienza la vera
protagonista della transizione”

di Massimo Ventura

SEMBRA CHIARO CHE PER CENTRARE GLI OBIETTIVI
DI DECARBONIZZAZIONE SI DEBBA PASSARE DAGLI EDIFICI
E DAGLI IMPIANTI CHE LI RISCALDANO O LI RAFFRESCANO. UNA CHIACCHIERATA CON GLI ORGANIZZATORI DI MCE - MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, STORICA BIENNALE DEDICATA ALL’IMPIANTISTICA CIVILE E INDUSTRIALE, SULLE ASPETTATIVE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO



Una fiera non è altro che il racconto del lavoro svolto da aziende e persone
per ideare nuove soluzioni e prodotti in grado di rispondere alle esigenze di un nuovo modo di vivere e di consumare. Un luogo dove coniugare innovazione, tecnologia e mercato; uno spazio dove è possibile avere momenti di confronto, creare sinergie e nuove opportunità di business. Per tutto questo, il settore dell’impiantistica e della climatizzazione – che negli ultimi anni ha registrato una crescita costante anche grazie a una maggiore attenzione all’efficientamento energetico – si dà appuntamento a Milano per MCE – Mostra Convegno Expocomfort 2024.

La storica manifestazione biennale dedicata all’impiantistica civile e industriale, organizzata da RX Italy e giunta alla 43a edizione, è da sempre l’occasione per toccare con mano le ultime soluzioni in materia di riscaldamento, condizionamento e idrotermosanitario. Nuova Energia ha incontrato Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy, per fare il punto sull’edizione 2024 di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, sulle aspettative di un settore da sempre trainante per il Sistema Italia.

Quali sono i temi principali del programma di questa edizione?
Il fil rouge di tutta la manifestazione sarà l’aspetto normativo e della transizione energetica. L’accelerazione in atto per traguardare gli obiettivi al 2030 e al 2050 sta premendo sulle aziende, fino quasi a stressarle. L’ambito normativo in alcuni casi impone delle vere e proprie rivoluzioni. Se guardiamo indietro, agli ultimi 30-40 anni della storia dei prodotti del settore che rappresentiamo, non troviamo un pari cambiamento e stravolgimento, anche nell’utilizzo dei materiali. Detto questo, al di là della necessità di alcune industrie di reinventarsi, è vero anche che c’è una grande opportunità di sviluppo.
Abbiamo infatti ormai capito che per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione dobbiamo passare dagli edifici, siano essi residenziali, commerciali o industriali. E quindi dagli impianti che sono dentro questi edifici. Ci aspettano anni dove il settore idrotermosanitario potrà comunque dire la sua.

Il Superbonus ha dato una grossa spinta anche all’impiantistica. Il fatto che non sia stato riconfermato, almeno nella sua versione più discussa, può rappresentare un freno?
Sicuramente è stato negativo il fatto che sia stato erogato troppo e per troppo poco tempo, un po’ come è successo anni fa con gli incentivi al fotovoltaico. Ha avuto però anche un risvolto positivo perché ha portato l’attenzione del consumatore sull’efficienza energetica; sul fatto che riqualificando la propria abitazione da un punto di vista energetico si ha un beneficio sia in termini ambientali, a medio termine, sia in termini immediati sui propri consumi e, quindi sulla bolletta, e su un comfort migliore. Certo, se abbiamo speso 90 miliardi per riqualificare 450.000 edifici, alla fine la spesa è stata eccessiva.
E se l’accelerazione del nostro settore è stata trainata in misura maggiore dagli incentivi al 50 e al 65 per cento, è chiaro che il blocco dello sconto in fattura crea una frenata e mette a rischio migliaia di posti di lavoro in imprese che hanno cassetti fiscali milionari ma non hanno la liquidità per pagare i propri dipendenti e fornitori.

L’efficienza è senza dubbio la vera protagonista della transizione. Quale può essere il ruolo dell’impiantistica?
È senz’altro fondamentale. La domotica è la vetta, perché un impianto performante deve essere gestito in maniera efficiente, altrimenti i rendimenti possono non essere ottimali. In questo senso, la parte impiantistica è ormai estremamente efficace: tutti i nostri sistemi hanno la possibilità di essere gestiti da remoto. Uno degli aspetti cruciali ancora da curare è la formazione.
Con lo sviluppo tecnologico si possono raggiungere i rating di efficienza con diverse tipologie di prodotti e adottando soluzioni diverse; spetta quindi all’abilità del termotecnico e del progettista trovare il giusto sistema, tenendo conto ad esempio di quella che è l’ubicazione geografica, il clima della zona,
la struttura dell’edifico. Il nostro è comunque un volano lanciato, quindi l’efficienza sarà in ogni caso la vera protagonista.[...]

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