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L’energia per il Pianeta? Sta sotto i nostri piedi Stampa E-mail

L’energia per il Pianeta? Sta sotto i nostri piedi

di Bruno Della Vedova / presidente UGI-ETS

SIN DAGLI ALBORI DELLA CIVILTÀ L’UOMO HA SEMPRE BENEFICIATO DEL CALORE GENERATO E IMMAGAZZINATO ALL’INTERNO DEL NOSTRO PIANETA. LA RISORSA GEOTERMICA CONTENUTA NEI PRIMI DIECI CHILOMETRI DI CROSTA TERRESTRE È IN GRADO DI SODDISFARE UNA QUOTA RILEVANTE DELLA DOMANDA DI ENERGIA DEL MONDO INTERO: LE RAGIONI DEL MANCATO SVILUPPO E LE PROSPETTIVE FUTURE

La Terra è viva e straordinaria perché all’interno produce più calore di quanto non riesca a dissiparne per puro raffreddamento conduttivo alla superficie. L’eccesso di calore prodotto e i processi che esso innesca aprono le dorsali medio-oceaniche, spostano lentamente le placche tettoniche, sollevano le catene, re-inglobano le porzioni più vecchie di litosfera nelle aree di subduzione, spaccano i continenti e attivano vulcanismo e sismicità.

La geotermia è il calore generato e immagazzinato all’interno del nostro Pianeta: inesauribile, rinnovabile, continuo e utilizzabile dovunque, sia per gli usi termici (per teleriscaldamento, raffrescamento e usi industriali e termali), sia per la produzione di energia elettrica e calore dove esistono sistemi idrotermali ad alta temperatura a profondità tecnologicamente ed economicamente convenienti. L’uomo ne ha sempre beneficiato, sin dagli albori della civiltà, dove le manifestazioni geotermiche erano disponibile in superficie.

La risorsa geotermica contenuta nei primi dieci chilometri di crosta terrestre è in grado di soddisfare una quota rilevante della domanda di energia del mondo intero, ma essa non è stata ancora adeguatamente sviluppata e coltivata per diversi motivi: investimenti iniziali elevati, tempi lunghi per il ritorno economico dell’investimento, rischi sulla consistenza sito-specifica della risorsa, scarsa conoscenza e consapevolezza del mercato e degli utenti per le tecnologie del settore e mancanza di adeguati piani energetici di sviluppo a sostegno degli obiettivi per la transizione energetica.

L’European Geothermal Energy Council (EGEC) ha stimato che la geotermia ha tutte le caratteristiche e potenzialità di risorsa e di mercato per essere un attivatore chiave della transizione energetica: potrebbe infatti contribuire a soddisfare in Europa il 10 per cento dei consumi elettrici e più del 25 per cento dei consumi termici, mediante un’adeguata roadmap di tutti i Paesi dell’Unione per raggiungere gli obiettivi fissati al 2030 e 2050.

Obiettivi e risorse
Per raggiungere la carbon neutrality in Europa sarà necessario decarbonizzare entro il 2050 circa i due terzi del consumo energetico, che oggi è principalmente di origine fossile e con risorse importate da Paesi terzi.
I consumi energetici mondiali sono attualmente sostenuti per poco meno dell’80 per cento dai combustibili fossili e metà di questi consumi sono per usi termici, nelle città e nell’industria. La decarbonizzazione degli usi elettrici e del calore costituiscono pertanto un obiettivo prioritario e ineludibile: non si discute sul se, ma su entro quanto tempo.[...]

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