ALLA COP28 L’ITALIA PER DECARBONIZZARE I TRASPORTI STRADALI HA CITATO L’IMPEGNO NAZIONALE SUI BIOCARBURANTI, E NON QUELLO EUROPEO SULL’ELETTRIFICAZIONE. UNA SCELTA NON PEREGRINA, SPECIE ALLA LUCE DELLE TROPPO LENTE DINAMICHE DI SOSTITUZIONE DEI PARCHI CIRCOLANTI

Quest’anno la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ormai nota come COP, torna nel Golfo Persico. Dopo Doha, in Qatar, è toccato a Dubai, capitale degli Emirati Arabi Uniti. Infatti, in base alla prassi della rotazione tra i gruppi regionali delle Nazioni Unite, l’organizzazione della Conferenza del 2023 spettava all’Asia.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in plenaria proprio mentre scriviamo, ha sottolineato come il nostro Paese stia facendo “la propria parte nel processo di decarbonizzazione”, e lo stia facendo “in modo pragmatico, ovvero con un approccio tecnologicamente neutrale, privo di inutili radicalismi” con l’obiettivo per “essere efficaci” di lavorare per “una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale.
Ciò che dobbiamo perseguire è una transizione ecologica e non ideologica”.

E dopo aver citato la “graduale sostituzione della produzione di energia a carbone con le energie rinnovabili” c’è stato il passaggio non sull’elettrificazione dei consumi, compresi quelli per i trasporti, ma sulle risorse e sull’attenzione ai biocarburanti, “tanto da essere tra i Paesi fondatori della Global Biofuels Alliance”.

L’alleanza è una delle eredità del G20 tenutosi a settembre a Nuova Delhi e si propone di incrementare il commercio di biocarburanti avanzati, vale a dire quelli prodotti senza nulla togliere alle colture alimentari. Dell’alleanza, oltre l’Italia, fanno parte Brasile, Stati Uniti, India, Argentina, Bangladesh, Mauritius, Sudafrica e gli stessi Emirati Arabi, con Canada e Singapore come osservatori. [...]

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