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Elettrificazione sostenibile: in Africa, per l’Africa, con l’Africa Stampa E-mail

Elettrificazione sostenibile:
in Africa, per l’Africa, con l’Africa

di Roberto Vigotti / segretario generale RES4Africa

LA TRASFORMAZIONE DEI PAESI AFRICANI E IL LORO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DIPENDERÀ DALLE LORO SCELTE ENERGETICHE: L’USO DI FONTI RINNOVABILI, LA COSTRUZIONE DI NUOVE INFRASTRUTTURE DI RETE, E SOPRATTUTTO, IL PASSAGGIO ALL’ELETTRICITÀ NEGLI USI FINALI SONO LE PRIORITÀ. IL POSITION PAPER DI RES4AFRICA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEL CONTINENTE

La priorità più urgente dell’Africa è il suo imperativo per uno sviluppo socioeconomico sostenibile. I Paesi africani hanno un urgente e immenso bisogno di accelerare la crescita economica, sviluppare infrastrutture, creare posti di lavoro ed espandere l’accesso ai servizi - come l’accesso universale all’energia - il tutto al fine di migliorare i mezzi di sussistenza in tutto il continente. Entro il 2050, si prevede che la popolazione africana raggiungerà i 2,5 miliardi di persone, il 56 per cento delle quali vivrà in aree urbane, mentre decine di milioni di giovani entreranno nel mercato del lavoro ogni anno.

Allo stesso tempo, permangono alcune sfide: i Paesi più fragili del mondo si trovano in Africa, alcuni dei quali sono messi alla prova dai conflitti.
Più di 400 milioni di persone nell’Africa subsahariana vivono al di sotto della soglia di povertà. Infine, l’Africa è anche una delle regioni più colpite dalle conseguenze del cambiamento climatico, del degrado ambientale e dell’inquinamento, nonostante rappresenti la quota più piccola e storicamente trascurabile delle emissioni globali di gas serra.

Negli ultimi decenni, l’Africa ha compiuto progressi significativi nella riduzione della povertà, nell’abbassamento delle disuguaglianze e nell’ampliamento dell’accesso ai servizi vitali, tra cui l’elettricità. Tuttavia, il ritmo non è ancora abbastanza veloce per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite entro il 2030 e la policrisi degli ultimi anni ha annullato alcuni importanti progressi compiuti.

La combinazione delle conseguenze della pandemia, della crescita limitata, degli elevati livelli di debito e degli alti tassi di interesse ha intensificato le difficoltà in un numero crescente di Paesi africani. La trasformazione socioeconomica dipenderà dalla capacità di accelerare lo sviluppo infrastrutturale e l’industrializzazione, di aumentare la meccanizzazione e la produttività del settore agricolo, migliorando al contempo i servizi sociali di base, come la sanità e l’istruzione.[...]

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