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Eolico flottante: avanti tutta, controvento Stampa E-mail

Eolico flottante: avanti tutta, controvento

di Carolina Gambino

SE È L’EOLICO CHE GONFIERÀ LE VELE DELLA TRANSIZIONE, QUELLA DA AFFRONTARE POTREBBE ESSERE UNA REGATA D’ALTURA. LA TECNOLOGIA SPOSTA L’ORIZZONTE IN ALTO MARE, DOVE LE ONDE GROSSE NON SONO SOLO QUELLE FISICHE: ALTI COSTI E PERMITTING TROPPO LENTO COSTRINGONO IL SETTORE A NAVIGARE DI BOLINA STRETTA. IN QUESTE CONDIZIONI, RISALIRE IL VENTO È DIFFICILE PERSINO PER I MARINAI ESPERTI DELL’INDUSTRIA EUROPEA

Anche se ancora agli esordi, l’eolico flottante mostra grandissimo potenziale, ma il fascino di una sfida ingegneristica estrema si scontra con i limiti di tempo di una transizione urgente. Alla politica si chiede di offrire un livello di supporto al settore che sia proporzionato al livello delle ambizioni energetiche che fissa. O perlomeno, di non remare contro.

Che aria tira
Dover gestire con estrema urgenza la transizione ecologica ha tolto la maggior parte del piacere del viaggio, tecnologico e non, necessario a realizzarla.
La strada per l’energia nuova avrebbe potuto essere un affascinante itinerario alla scoperta delle risorse dell’ingegno umano; l’urgenza l’ha trasformato in una sorta di ansiogeno tragitto nel traffico, in ritardo all’appuntamento col commercialista: piede sull’acceleratore, occhio fisso sull’orologio, sperando di imboccare la strada giusta e che all’arrivo tutti i conti siano in ordine.

A ricordarci le scadenze della contabilità energetica decarbonizzata globale ci pensa la IEA, che con l’edizione 2023 del report TCEP - Tracking Clean Energy Process - analizza i dati 2022 sullo sviluppo di oltre 50 componenti cruciali dei sistemi energetici valutandone l’allineamento con gli obiettivi dello Scenario Net Zero al 2050. Su oltre 50 voci tracciate, all’ultimo aggiornamento del luglio 2023 solo 3 risultano sul binario giusto: solare fotovoltaico, auto elettriche e illuminazione. La mappa, prevedibilmente disomogenea per risultati in senso tecnologico e geografico, va vista in prospettiva.

Per quanto, infatti, anche la produzione di energia eolica abbia segnato nel 2022 una crescita record - 265 TWh, pari a +14 per cento, secondo posto nella classifica di tutte le tecnologie rinnovabili, dietro al solare fotovoltaico - si dovrà salire al 17 per cento annuo di elettricità prodotta dal vento per allinearsi ai 7.400 TWh previsti dallo scenario per la tappa 2030. Il che equivale a un aumento di capacità annua che varia da poco meno di 75 GW per il 2022 ai 350 GW del target 2030.

Questo parametro è invece diminuito per il secondo anno consecutivo, attestandosi a due terzi del livello record del 2020. Se ne sentirà l’effetto nel 2023, con un rallentamento nell’ascesa della generazione. Bollino giallo dunque per l’eolico, che nel sistema di classificazione a tre colori IEA indica la necessità di intensificare gli sforzi. Quanto al totale, sono 900 i GW di capacità eolica installata nel 2022, il 93 per cento dei quali in impianti onshore e solo il 7 per cento localizzati offshore. [...]

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