Intelligenza generativa o pigrizia mentale?

di Carletto Calcia

L’APPRENDIMENTO DELLE MACCHINE E GLI STRUMENTI DI SUPPORTO ALLA CREATIVITÀ POSSONO GENERARE TESTI O INFORMAZIONI INFICIATI DA ERRORI E CARENZE. IL RISCHIO PONE QUESTE RACCOLTE DI DATI NECESSARIE DI ATTENTO CONTROLLO DELLA LORO AUTENTICITÀ PRIMA DI DIVENIRE ENTITÀ AFFIDABILI E FINALI

Durante il mio periodo di lavoro presso la Brown Boveri di Baden, in Svizzera, completavo al tecnigrafo i disegni costruttivi del macchinario elettrico.
Erano a matita, per permettere possibili adattamenti e modifiche, ma non potevano essere inviati così in fabbrica, in quanto i tratti non possedevano la necessaria stabilità. Appresi subito dell’esistenza di un piccolo gruppo di giovani donne che avevano il compito di ripassare a inchiostro di china i disegni prima del loro uso finale.

Si trattava ovviamente di un lavoro di supporto, privo di qualsiasi creatività e motivazione, ma debitamente pagato e accettato. Tutto questo mi spinse a constatare che, accanto a lavori interessanti, creativi e motivanti, ne esistono altri ritenuti secondari anche se indispensabili. Prodotti e servizi ne sono pieni per necessità. Anni prima, al Politecnico di Torino, avevo trovato libri contenenti le lezioni di vari professori, scritti a mano e stampati da una speciale libreria.

Questi testi appresentavano un ottimo sostegno per gli allievi temporaneamente impediti di partecipare alle lezioni. Sull’argomento ho ricevuto anche da più parti il ricordo del Manuale dell’Ingegnere, un volume contenente formule e descrizioni utili quale sostegno alla compilazione di testi e di rapporti, il cui contenuto è sempre stato molto corretto e privo quindi di carenze.
Questi ricordi mi sono stati innescati dai recenti sviluppi dell’intelligenza generativa che, a mio avviso, tende a ricoprire oggi il lavoro di sostegno del passato.[…]

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