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Le emissioni di metano
nella filiera del gas naturale

di Andrea Trenta / Amici della Terra

LA TRANSIZIONE ENERGETICA IMPONE RAPIDI CAMBIAMENTI: PROPRIO IN QUESTO PASSAGGIO IL GAS SEMBRA MANTENERE UN SUO RUOLO, DA GESTIRE CON LE NECESSARIE CAUTELE E DA UTILIZZARE COME RISORSA PREZIOSA. L’IMPATTO SUL CLIMA, LA DIVERSIFICAZIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI E LA NUOVA REGOLAZIONE EUROPEA PONGONO IL GAS NATURALE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE. L’ESPERIENZA ITALIANA DEL TAVOLO SULLE EMISSIONI DI METANO

Nella logica di un ambientalismo razionale, coerente e senza pregiudizi è doveroso riconoscere il ruolo che il gas naturale continuerà a svolgere nella transizione energetica. Il necessario e progressivo abbandono delle fonti fossili non potrà fare a meno nel breve termine - forse anche nel medio - del gas naturale. Al contempo, è necessaria un’attenta valutazione, misura e contenimento delle emissioni che si verificano lungo tutta la sua catena di fornitura.

Amici della Terra, già nel 2019, ha portato all’attenzione del dibattito pubblico il tema metano, nella duplice veste del suo ruolo nella transizione energetica e della necessità indifferibile di contenerne le emissioni. Il metano è un gas fortemente climalterante, secondo per importanza solo alla CO
2 e con un impatto sul clima molto sottostimato, specialmente nel breve periodo: 85 volte più potente della CO2 nell’arco temporale dei 20 anni.

Il metano ha un tempo di permanenza medio in atmosfera di 10-15 anni; l’anidride carbonica, invece, permane per migliaia di anni. In virtù del rapido decadimento e del forte potere climalterante, il metano rappresenta l’obiettivo primario della lotta al riscaldamento globale. Il contenimento delle sue emissioni rappresenta l’azione più efficace nel breve termine per ridurre l’impatto sul clima e abbassare il riscaldamento del Pianeta.

Le emissioni di metano provengono sostanzialmente da tre settori: agricoltura, rifiuti ed energia. Mentre nei primi due casi le azioni richiederebbero costi sostenuti, nel settore energetico molti interventi sono immediatamente realizzabili e a costi ridotti, se non nulli. Si stima che circa il 40 per cento delle azioni di mitigazione sarebbero realizzabili a costo zero. Non è casuale che il prossimo regolamento della Commissione sulle emissioni di metano sia circoscritto proprio al settore energetico.

Le iniziative internazionali e il Regolamento sulle emissioni di metano Secondo le stime del World Resources Institute su 193 Paesi, i primi 8 hanno emesso nel 2019 quasi il 56 per cento delle emissioni globali di metano.
Le emissioni della UE-28 nel 2019 rappresentavano quasi il 5 per cento di quelle globali e l’Italia nel 2020 ha contribuito al 10,2 per cento delle emissioni europee di metano. In occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP 26) del novembre 2021 a Glasgow, l’UE ha lanciato l’impegno mondiale sul metano in partenariato con gli Stati Uniti, in virtù del quale oltre 100 Paesi si sono impegnati nella riduzione delle emissioni.[...]


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