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Nuovo PNIEC, vecchi milioni Stampa E-mail

Nuovo PNIEC, vecchi milioni

di Antonio Sileo

LA PROPOSTA DI AGGIORNAMENTO DEL PNIEC PARE ORIENTATA AD UN MAGGIORE REALISMO RISPETTO AL PIANO DEL 2019. APPROCCIO CHE, TUTTAVIA, NON È BASTATO PER CORREGGERE AL RIBASSO LA PREVISIONE SULLE AUTO ELETTRICHE: NONOSTANTE DI QUEI 4 MILIONI DI VEICOLI ELETTRICI PURI DOPO TRE ANNI E MEZZO CE NE SIANO IN CIRCOLAZIONE MENO DI 200.000, LA PROPOSTA INVIATA A BRUXELLES HA RIVISTO A RIALZO LA CIFRA PORTANDOLA
A 4,4 MILIONI AL 2030

Dopo aver inviato a Bruxelles, il 30 giugno, la sintesi (l’Executive summary) della proposta di aggiornamento di Piano Nazionale Integrato per l’Energia
e il Clima (PNIEC), il 19 luglio - con tecnico (e dunque non grave) ritardo - il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha formalmente inviato alla Commissione Europea la proposta integrale.

In 424 pagine il Piano fissa gli obiettivi italiani al 2030 su efficienza energetica, fonti rinnovabili ed emissioni di CO
2, come anche quelli in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile. Il tragitto indicato dal PNIEC dovrebbe permette di raggiungere quasi tutti gli obiettivi europei per il 2030, andando in alcuni casi anche oltre.

Nei prossimi mesi la proposta sarà oggetto di confronto con il Parlamento e le Regioni, oltre che del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica. Quest’ultimo passaggio, in particolare, sarà un’ulteriore ma forse sottovalutata occasione per chiunque di fornire suggerimenti. L’approvazione del testo definitivo dovrà concludersi entro giugno 2024.

“Con questo testo, frutto di un lavoro intenso del MASE vogliamo indicare una via alla transizione che sia realistica e non velleitaria, dunque sostenibile per il sistema economico italiano. È un documento che conferma l’impegno dell’Italia sul clima e per la sicurezza energetica, in linea con l’ineludibile cambiamento di un modello di sviluppo che porti benessere alle famiglie e condizioni di crescita alle aziende italiane” sono state le parole di accompagnamento del ministro Gilberto Pichetto Fratin.

Secondo il Piano, la decarbonizzazione del settore dovrà muoversi lungo due binari con «misure finalizzate a ridurre la domanda di mobilità privata e a favorire la diffusione di veicoli a basse emissioni, anche attraverso il potenziamento della relativa infrastruttura».
Su quest’ultimo punto ci sia consentita una piccola notazione. [...]


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