COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
Che vento che fa Stampa E-mail

Che vento che fa

di Claudio Casale

IL CONTRIBUTO DEL VENTO ALLA PRODUZIONE DI ELETTRICITÀ, UN’ALTERNATIVA SEMPRE PIÙ INTERESSANTE, SIA PURE CON I LIMITI DERIVANTI DALLE CARATTERISTICHE INTRINSECHE DELLA FONTE, GRAZIE AL COSTANTE SVILUPPO DELLE INSTALLAZIONI EOLICHE CON AEROGENERATORI PIÙ GRANDI ED EFFICIENTI. IL PUNTO A FINE 2022

Per chi ha seguito fin dalle origini lo sviluppo dei sistemi di generazione elettrica da fonte eolica, la situazione critica che diversi e gravi fattori (fra cui fenomeni speculativi e la ormai lunga e accanita guerra tra Russia e Ucraina) hanno creato nel settore energetico durante l’anno 2022 è stata come un ritorno nel tempo a mezzo secolo prima, per l’esattezza al 1973, all’epoca della prima grave crisi petrolifera, quando furono poste le basi dell’evoluzione energetica che ci sta aiutando oggi.

Nel 2022, accanto al petrolio, è stato oggetto di restrizioni e incertezze di approvvigionamento soprattutto il gas naturale, che oggi rappresenta, in molti Paesi, una delle fonti energetiche primarie maggiormente utilizzate, cui si tende a ricorrere sempre più in molti settori, da quello elettrico, all’industria, agli usi domestici, ai trasporti, per vari motivi, non ultimo quello delle più contenute emissioni di anidride carbonica (CO
2) e di sostanze inquinanti.

Improvvisamente la necessità di supplire a entrambi questi combustibili ha fatto accantonare temporaneamente gli obiettivi primari di riduzione delle emissioni di CO
2 e in molti Paesi, sotto la pressione dell’emergenza, si è parlato di mantenere in servizio centrali a carbone o a olio combustibile che sembravano ormai destinate a scomparire.

Però si è anche riconfermata, con l’occasione, l’importanza di procedere e accelerare ancora, dove e per quanto possibile, nella messa in campo degli impianti che utilizzano fonti rinnovabili, come l’acqua, il sole, il vento, le biomasse, la geotermia, unica via d’uscita in grado di contribuire sia alla produzione energetica che alla sua sostenibilità dal punto di vista ambientale così com’è intesa oggi.

Fortunatamente, lo sviluppo costante delle tecnologie delle fonti rinnovabili,
sia sul piano dell’efficienza tecnologica che della competitività economica con le fonti tradizionali, le sta rendendo un’alternativa sempre più valida, sia pure sempre con un ruolo complementare, per vari motivi legati alla loro disponibilità non uniforme e non sempre sufficiente ai bisogni e purtroppo, almeno per alcune di esse come il sole e il vento, nemmeno programmabile dall’utente. [...]

PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO ABBONATI ALLA RIVISTA

© nuova-energia | RIPRODUZIONE RISERVATA

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com