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Calore dalla Terra, risorsa rinnovabile per la Campania? Stampa E-mail

Calore dalla Terra, risorsa
rinnovabile per la Campania?

di Agostino Cappuccio

LA FONTE GEOTERMICA - QUANTITATIVAMENTE TRA LE PIÙ RILEVANTI NEL NOSTRO PAESE - POTREBBE SOSTITUIRSI IN MISURA COSPICUA ALLE RISORSE FOSSILI IN UNO SCENARIO ENERGETICO ECOSOSTENIBILE. LA SCARSA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI, UNITA AD UNA NON RILEVANTE ATTENZIONE MEDIATICA, È ALL’ORIGINE DELLE PERPLESSITÀ, DELLA GENERICA DIFFIDENZA E DEL POCO SPAZIO RISERVATO A QUESTA TECNOLOGIA

Garantire il futuro dell’umanità nel rispetto del Pianeta che abitiamo costituisce il nostro più impegnativo dovere e rappresenta la sfida che ci impone di progettare il domani con coraggio e lungimiranza. La risposta a questa provocazione viene anche bruscamente sollecitata dagli eventi internazionali che rimescolano gli equilibri geopolitici e sconvolgono certezze economiche:
la dolorosa pagina della guerra che si svolge nel cuore d’Europa ci impone di non indugiare.

Agire in questo contesto significa anzitutto affrontare con concretezza la questione della transizione energetica, che è al tempo stesso transizione verso
la sostenibilità ambientale. In questa prospettiva, l’obiettivo, che già prevedeva di portare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili al 30 per cento entro il 2030, è stato di recente reso ancora più sfidante dall’indicazione della UE di innalzarlo al 42,5 per cento del consumo energetico complessivo.

Ancora oggi, infatti, pur con tutti gli sforzi in atto in direzione delle rinnovabili, il mix energetico italiano complessivo è largamente coperto da fonti fossili,
gas e petrolio in primis, carbone in misura residuale. Secondo i dati presentati da Terna nel suo Report 2020, per l’energia elettrica complessivamente prodotta da FER l’Italia - terzo produttore in Europa - attinge in prevalenza dalla fonte idroelettrica (43 per cento), mentre solare, bioenergie ed eolico contano rispettivamente 20, 17 e 15 per cento; il restante 5 per cento è rappresentato dalla geotermia.

Quella idroelettrica è la fonte rinnovabile che vanta una lunga tradizione nel nostro Paese e già a fine Ottocento rappresentava l’avanguardia mondiale nello sviluppo di sistemi idraulici per il ricavo di energia pulita. Ma, in quanto a primati, l’energia geotermica per la produzione di elettricità è stata utilizzata in Italia per la prima volta al mondo, agli inizi del ‘900, a Larderello in Toscana.

Nel 1939 a Ischia fu poi realizzato il primo impianto con tecnologia binaria, oggi comunemente utilizzata, e soltanto diversi decenni più tardi impianti simili videro la luce in altre parti del mondo dove poi attecchirono in modo più convinto che in Italia, nonostante la presenza geotermica fosse qui particolarmente diffusa e rilevante, in quanto il nostro Paese è morfologicamente ricco dal punto di vista geologico e vulcanologico.
La geotermia - dal greco geo (terra) e thermos (calore) - identifica l’energia termica originata dal calore interno del globo terrestre che può essere utilizzata per il riscaldamento oppure per la produzione di elettricità.[...]

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