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Le comunità energetiche, il ruolo del consumatore e il mercato elettrico Stampa E-mail

Le comunità energetiche, il ruolo
del consumatore e il mercato elettrico

di Ovidio Marzaioli / vicesegretario generale Movimento Consumatori

IN ATTESA DELLA DEFINIZIONE DELLE TARIFFE PREMIO PER L’AUTOCONSUMO E DEGLI AIUTI PREVISTI NEL PNRR PER LA COSTITUZIONE DELLE CER,È CORRETTO FIN DA ORA DEFINIRE E MODELLARE LO SVILUPPO DELLE COMUNITÀ ENERGETICHE ANCHE ALLA LUCE DEI TANTI CONTRIBUTI PROVENIENTI DA AMBITI ACCADEMICI E DI RICERCA

La transizione ecologica – e in particolare la realtà delle comunità energetiche rinnovabili – è un’occasione forse irripetibile per far emergere e consolidare da un lato la figura del consumatore attivo e capacitato e, dall’altro, un mercato dell’energia dinamico e fortemente innovativo.

A conferma della centralità del consumatore attivo, nella recente presentazione della relazione annuale ARERA così si è espresso il presidente Stefano Besseghini: «Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano l’effetto compiuto della valorizzazione del consumatore nel suo ruolo elementare di consumatore di energia. Altro non sono che la declinazione dell’autoconsumo diffuso e la presenza dei consumatori di energia è in essa altrettanto rilevante di quella dei produttori; anzi, in qualche modo, è fondamentale fattore abilitante del meccanismo incentivante delle CER».

La sostenibilità e il consumo circolare vedono l’energia come il pilastro del nuovo concetto di società democratica, partecipativa e inclusiva, e una valida risposta alle tre emergenze climatica, energetica e sociale. In attesa della definizione delle tariffe premio per l’autoconsumo e degli aiuti previsti nel PNRR per la costituzione delle CER nei Comuni sotto i 5.000 abitanti (come da Decreto MASE in valutazione e discussione presso la Commissione Europea),
è corretto fin da ora definire e modellare lo sviluppo delle comunità energetiche alla luce dei tanti contributi provenienti da ambiti accademici e di ricerca (da ultimo il notevole sforzo di RSE con Matteo Zulianello, a cui si rimanda per la chiarezza e l’efficacia delle proiezioni di sostenibilità).

Le Comunità Energetiche Rinnovabili, quali soggetti giuridici privati e autonomi così come definiti dal decreto legislativo 199/21 e regolati dalla delibera 727/2022 (cosiddetto TIAD, Testo integrato sull’autoconsumo diffuso) dell’ARERA, prevedono la partecipazione aperta e volontaria di tutti i cittadini con il dichiarato obiettivo primario di contrasto alla povertà energetica.
In questo ambito di intervento rappresentano una efficace (seppur ancora teorica) risposta.

Gli azionisti o membri che esercitano potere di controllo sono persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali o autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale. L’obiettivo principale delle CER è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri o alle aree locali in cui operano, piuttosto che profitti finanziari. [...]


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