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Idrogeno per la transizione: stato dell’arte e potenzialità Stampa E-mail

Idrogeno per la transizione:
stato dell’arte e potenzialità

di Luigi Mazzocchi / RSE e Fabio Zanellini / ANIE

PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ SI EVIDENZIA SEMPRE PIÙ CHIARAMENTE L’OPPORTUNITÀ DI RICORRERE AL VETTORE IDROGENO CHE – PIÙ AGEVOLMENTE DI QUELLO ELETTRICO – POTRÀ CONDURRE A UNA DRASTICA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI. LE POSSIBILI FILIERE DI PRODUZIONE E UTILIZZO, I COSTI E LE CRITICITÀ, L’ANALISI DI CASI STUDIO NEL LAVORO CONGIUNTO DI ANIE E RSE

La transizione energetica, a cui l’Europa e il nostro Paese si sono impegnati, pone una serie di sfide, come il funzionamento del sistema elettrico con una preponderante presenza di fonti rinnovabili non programmabili, e la drastica riduzione delle emissioni di gas serra, anche in quei settori in cui l’impiego
del vettore elettrico risulta particolarmente arduo.

In questo contesto si evidenzia sempre più chiaramente l’opportunità di ricorrere al vettore idrogeno, opzione tecnologica in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e di lotta al cambiamento climatico. Il libro ll vettore idrogeno: stato dell’arte e potenzialità dell’industria italiana, pubblicato in collaborazione fra RSE ed ANIE e di cui vengono qui riassunti i punti salienti, si propone di porre all’attenzione dei decisori e di tutti gli interessati alcune importanti questioni: le motivazioni che giustificano il ricorso alle tecnologie dell’idrogeno, le possibili filiere di produzione, trasporto e utilizzo, i relativi costi, le criticità da affrontare.

Soprattutto, si sono analizzati diversi casi di studio, evidenziando qualche situazione in cui già oggi l’impiego del vettore idrogeno si avvicina ad una convenienza se valutato da un punto di vista di sistema. In altre, invece, la fattibilità economica risulta lontana: necessitano quindi in misura marcata di sussidi, ove si voglia accelerare la maturazione delle soluzioni e delle capacità industriali in grado di realizzarle.

Perché ricorrere al vettore idrogeno
Il processo di decarbonizzazione dell’economia sta avanzando e l’Europa ha assunto una posizione di leadership con obiettivi sempre più ambiziosi di progressiva uscita dall’impiego dei combustibili fossili, sulla spinta della necessità di contrastare il cambiamento climatico ormai evidente, ma anche per la consapevolezza, prepotentemente emersa nell’ultimo anno, che la dipendenza dai combustibili importati rappresenta un forte rischio per il benessere della nostra società e per le prospettive di crescita economica.

Fra i diversi settori energetici, quello elettrico ha assunto un ruolo da protagonista sia per la raggiunta maturità delle tecnologie di generazione da fonti rinnovabili, sia per il costante incremento dell’intensità elettrica negli
usi finali. Tale ruolo di capofila genera però alcune criticità, peculiari di tale settore, come la necessità di un bilanciamento accurato e pressoché istantaneo fra la produzione e il consumo e la difficoltà nello sfruttare brevi ed intensi picchi di produzione, tipici della generazione da rinnovabili non programmabili.[...]

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