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Nucleare subito! Stampa E-mail

Nucleare subito!

di Riccardo DeSalvo

SI DICE CHE IL NUCLEARE RICHIEDE TROPPO TEMPO PER ESSERE IMPLEMENTATO, MA FORSE QUESTA È UNA VALUTAZIONE ANCORATA NEL PASSATO. C’È UN NUOVO NUCLEARE CHE PUÒ CONTRIBUIRE A DECARBONIZZARE INDUSTRIA E TRASPORTI. E PUÒ FARLO PIÙ RAPIDAMENTE DI ALTRE FONTI RINNOVABILI

La costruzione di centrali elettronucleari tradizionali, su scala del GW elettrico, può richiedere più di dieci anni e alcuni modelli di mini-reattori modulari di IV generazione (Small Modular Reactor, SMR) richiedono ancora diversi anni di sviluppo. Tuttavia, non tutto il nucleare necessita di tutto questo tempo; è il caso dei Micro Modular Reactor (MMR), micro-reattori che sono pronti subito. E che possono contribuire rapidamente a decarbonizzare l’industria e i trasporti.

Cos’è un micro-reattore?
Prima di tutto, è importante fare un po’ di chiarezza e distinguere tra i reattori di III generazione, con potenze dell’ordine del GW elettrico, e i più piccoli reattori di IV generazione, modulari e costruiti in fabbrica per essere successivamente assemblati e installati dove richiesto. Ci sono allo studio più di 60 tipi di reattori di IV generazione e probabilmente meno del 10 per cento sarà realizzato. Tra questi troviamo gli SMR, con potenza fra i 100 e i 500 MW elettrici, e i micro- reattori con potenza fino a 45 MW termici (corrispondenti a circa 20 MW elettrici). La potenza degli SMR è tipicamente 5-10 volte minore dei reattori tradizionali.

I micro-reattori modulari hanno una potenza ancora 10-20 volte minore; ce ne vogliono dai 50 ai 100 per produrre la potenza di una grande centrale. Per dare un contributo rilevante alla decarbonizzazione i micro-reattori dovranno diventare ubiqui nell’industria, e per far questo devono essere intrinsecamente sicuri, ultrasicuri, ancor più dei fratelli maggiori.
Questi sistemi, così semplici da essere chiamati batterie nucleari, sono piccoli - occupano 50 m2 di cui solo un terzo per il reattore e due terzi per la sala del circolatore di elio e per gli scambiatori di calore - e di bassa potenza: 15, 30 o 45 MW termici, a seconda del modello.

Sono batterie longeve - erogano potenza continuamente per 10-20 anni senza bisogno di refueling - facili da ricaricare e da operare. Producono calore ad alta temperatura che può essere utilizzato direttamente a livello industriale senza pagare lo scotto della trasformazione in energia elettrica (tipicamente con il 40-60 per cento di perdita) e senza perdite di trasmissione (tipicamente nell’ordine del 40-50 per cento). Infine, si spengono automaticamente in caso
di surriscaldamento e sono quindi intrinsecamente sicuri.

Ultra Safe Nuclear Corporation (USNC), società statunitense basata a Seattle, sta allestendo la prima linea di produzione per fornire batterie nucleari.
La prima entrerà in servizio a Chalk River in Canada nel 2026, la seconda nel campus dell’Università di Urbana-Champaign in Illinois, USA.
Altre saranno prodotte in rapida sequenza per installazioni in Alaska, Idaho, Finlandia, Polonia e l’azienda ha già ordini o espressioni di interesse per centinaia di batterie in molti altri Paesi, Italia inclusa.[...]

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