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Nucleare, IV generazione a confronto Stampa E-mail

Nucleare, IV generazione a confronto

di Guido Possa

A 22 ANNI DALLA NASCITA DEL GENERATION IV INTERNATIONAL FORUM PER IL RILANCIO DEL NUCLEARE A FINI PACIFICI - UNA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE IN RICERCA E SVILUPPO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI INNOVATIVI, SICURI, PULITI ED ECONOMICI - QUAL È IL LIVELLO RAGGIUNTO DAI REATTORI DI IV GENERAZIONE?
UNA BREVE RASSEGNA


All’inizio del 2000 l’Office of Nuclear Reactors del Department of Energy (DOE) USA lancia una iniziativa che suscita subito una grande risonanza:
la proposta di una collaborazione internazionale, aperta a tutti i Paesi che lo desiderano, per un grande rilancio dell’energia nucleare a fini pacifici. L’obiettivo è la promozione della ricerca e dello sviluppo necessari per la realizzazione di reattori nucleari innovativi, definiti di IV Generazione.

Questi nuovi impianti dovranno offrire prestazioni molto migliori rispetto ai reattori in esercizio: essere intrinsecamente sicuri, ricavare dall’uranio una maggiore quantità di energia, ridurre la quantità e la durata dei rifiuti radioattivi, essere economicamente meno costosi nella costruzione e nell’esercizio e rendere ben più difficile il furto di materiali utilizzabili per armi nucleari. L’iniziativa del Governo di Bill Clinton si inquadra nel favorevole contesto internazionale seguito alla scomparsa dell’URSS (1991).

La filosofia generale è la globalizzazione, l’obiettivo condiviso è quello di un rapido sviluppo mondiale che porti tutti al livello di consumi delle società industriali avanzate. Ma tale sviluppo è davvero sostenibile? Le élite politiche USA sono preoccupate per le conseguenze climatiche dell’incremento dell’impiego di combustibili fossili. L’unica alternativa è l’energia nucleare. Tuttavia, i reattori nucleari allora in esercizio, quelli di II e III Generazione, hanno mostrato cospicue carenze. Non a caso, negli USA dal 1970 non è stato effettuato alcun ordine di nuovi impianti.

Anche in Europa il ricorso all’atomo è da anni in stallo. Di qui la convinzione dell’opportunità di un grande sforzo mondiale di R&S nel settore nucleare che porti al superamento dell’impasse, garantendo la sostenibilità energetica dello sviluppo della società mondiale. L’iniziativa ha un rilevante successo.
Vi partecipano subito dieci Paesi (tra cui Canada, Corea del Sud, Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti), che nel 2001 costituiscono formalmente il Generation IV International Forum (in sigla, GIF).

Ai dieci fondatori si aggiungono nel 2002 la Svizzera, nel 2003 l’Euratom (per l’UE) e nel 2006 la Cina e la Russia, adesioni queste ultime molto importanti. Nel GIF, tra i Paesi impegnati nello sviluppo dell’energia nucleare, manca solo l’India. I reattori nucleari di IV Generazione vengono subito percepiti come sicuri, puliti, economici.

I primi due o tre anni del GIF sono impegnati nell’organizzazione delle attività. Sono definiti gli obiettivi da conseguire e un centinaio di esperti esamina 130 reattori nucleari di possibile realizzazione. Tra essi, vengono scelti sei tipi (definiti Generation IV Systems) su cui concentrare le attività . Si definiscono
le regole che assicurano il rispetto dei diritti di proprietà dei partner per le collaborazioni internazionali bilaterali e multilaterali che saranno sviluppate nell’ambito del GIF.

È prevista la partecipazione di centri nazionali di R&S, università e industrie interessate. Per ognuno dei sei sistemi nucleari è formulato un Piano di Ricerca di massima, articolato in tre fasi di attività in successione: esame della fattibilità; analisi delle prestazioni, sulla base di un progetto definitivo; dimostrazione della validità del progetto mediante il primo esercizio di un prototipo di potenza significativa.[...]

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