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Meyer: "Organizziamo la complessità e la rendiamo realizzabile" Stampa E-mail

Meyer: “Organizziamo la complessità
e la rendiamo realizzabile”

di Paola Sesti

LE CER APPLICANO I PRINCIPI DELLA SHARING ECONOMY ALLO SCAMBIO DI ENERGIA, CREANDO VALORE PER IL SISTEMA E CONTRIBUENDO A RIDURRE LE DIFFICOLTÀ DI APPROVVIGIONAMENTO DELLA COMMODITY ENERGETICA.
IL PUNTO DI VISTA DI E.ON

L’acronimo CER – Comunità Energetiche Rinnovabili – si riferisce ad un’associazione tra cittadini, pubbliche amministrazioni, attività commerciali e PMI che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Ma a che punto siamo con le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo in Italia? Rappresentano davvero un’opportunità per accelerare la transizione ecologica e un aiuto per attraversare la crisi energetica?

Nuova Energia lo ha chiesto a Frank Meyer, CEO di E.ON Italia, che concludeva l’intervista di giusto un anno fa, nell’inverno 2021, rispondendo a una domanda proprio sulla crisi. “A distanza di un anno, in un mondo completamente stravolto, prima di parlare delle sfide che dobbiamo sostenere come azienda energetica e degli strumenti utili per vincerle, voglio sottolineare che per me la crisi rappresenta ancora una opportunità”.

Anche questa crisi?
È una reazione normale che in una crisi ci preoccupi solamente l’urgenza del momento, ma noi come leader dobbiamo avere la capacità di vedere a medio e lungo termine. Senza dimenticare l’oggi, dobbiamo rendere la crisi un’opportunità per il futuro. Il significato della parola in altre culture - penso per esempio a quella cinese - indica rinnovamento ed è questa suggestione che dobbiamo tenere sullo sfondo. Oggi la sfida, sicuramente più che un anno fa, è data dai prezzi altissimi; sono già state messe in campo azioni di aiuto a breve termine ai consumatori finali e forse si deve ancora fare di più rispetto a quello che è previsto.

Un sostegno non per tutti e non a pioggia...
È vero, bisogna intervenire dove è necessario. La Germania, per esempio, ha messo a disposizione 200 miliardi di euro in aiuti ai consumatori.
Quando è necessario agire velocemente non è facile individuare con precisione i consumatori vulnerabili, intercettare i bisogni reali ed evitare di dare soldi a chi può farne a meno. Se volessimo un meccanismo corretto al 100 per cento, risulterebbe molto lento e molto complesso. Credo però sarebbe opportuno stanziare la metà della somma per investire nel futuro.
Questo significa rendere la crisi un’opportunità. Con 100 miliardi di euro potremmo rendere 100 milioni di case rinnovabili al 100 per cento con fotovoltaico, pompe di calore, batterie ed efficienza energetica. Questo significherebbe minori consumi, minori emissioni di CO2 e maggiore indipendenza energetica. Sono investimenti sostenibili che anche in Italia si possono realizzare.

Il nostro Paese ha cominciato con il superbonus e l’ecobonus. Può fare ancora di più in questo senso?
Investire nel futuro per la casa, per l’azienda e per la città. Parliamo di accelerare la transizione con le rinnovabili, ma spesso ancora in un logica di sistema centralizzato. La vera forza è capire le opportunità della generazione distribuita per rendere le abitazioni più green.
E.ON come operatore energetico concentra la propria proposta su prodotti e servizi in grado di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, per metterli nelle condizioni di contribuire alla transizione green. Partendo proprio dalla sostenibilità dell’abitazione.
Lo stesso si può fare per le piccole e medie imprese, che oggi probabilmente non hanno risorse da investire in una infrastruttura sostenibile. Sarebbe meglio aiutarle con un bonus per elettrificare i propri consumi piuttosto che dare contributi per pagare la bolletta del gas e in questo modo sostenere artificialmente la domanda.

Ogni sostegno può essere solamente a breve termine.
Io credo sia bene capire che l’energia ha un costo e che dobbiamo cambiare le nostre abitudini. Dobbiamo risparmiare molto di più e investire nelle soluzioni energetiche efficienti per la nostra casa, la nostra azienda e l’intera città. Molto è stato fatto, ma oggi dobbiamo fare ancora di più, accelerare.[...]

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