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Comunità energetiche, il territorio volàno della transizione Stampa E-mail

Comunità energetiche,
il territorio volàno della transizione

di Gianni Vittorio Armani / amministratore delegato e direttore generale di Iren, vice presidente Elettricità Futura

LE CER RAPPRESENTANO UN ABILITATORE FONDAMENTALE PER LA MASSIMIZZAZIONE DEL CONSUMO DELL’ENERGIA GENERATA DAL FOTOVOLTAICO, NONCHÉ UN ESEMPIO VIRTUOSO NELL’AMBITO DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA E DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

Modelli di produzione e di utilizzo dell’energia come quelli delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dell’autoconsumo collettivo possono imprimere una fenomenale accelerazione nel passaggio da una generazione di energia centralizzata ad una distribuita, con fonti su piccola scala e localizzate vicino ai consumatori finali, in grado di soddisfare in tutto o in parte i loro fabbisogni energetici.

In questo senso, le risorse distribuite giocheranno un ruolo fondamentale poiché in grado di mitigare gli impatti del cambiamento climatico e migliorare la sicurezza energetica del Paese, fattore chiave tornato in auge alla luce del contesto geopolitico in evoluzione e delle sue implicazioni sulla disponibilità e sui costi di approvvigionamento delle risorse energetiche.

Tale approccio non solo presenta numerosi vantaggi, come quello di alleggerire la rete nazionale di trasporto dell’energia e facilitare la diffusione dell’elettricità in aree rurali non coperte dalle reti esistenti, ma anche quello di migliorare l’autonomia, l’indipendenza e la consapevolezza dell’utente finale, sempre più incentivato nell’adottare nuove abitudini virtuose.

Lo sviluppo di nuove tecnologie, di nuovi servizi a fronte di nuovi bisogni dei clienti ha fatto sì che la transizione energetica puntasse sempre più sull’elettrificazione dei consumi, con enormi sforzi volti a rimpiazzare le tecnologie basate su combustibili fossili con altre electricity-based e in particolare con una energia prodotta da fonti rinnovabili. Tuttavia, un mix che faccia sempre più affidamento sulle FER - che dipendono da fattori esogeni non controllabili quali le condizioni climatiche - impone il raggiungimento di nuove vette di flessibilità, per garantire in ogni momento energia sufficiente a soddisfare la domanda.
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